
Vaccino anti-Covid: quali Paesi stanno somministrando la quarta dose e a chi
Israele ha fatto da apripista, seguito da Danimarca, Stati Uniti, Ungheria e poi da Spagna e Germania, anche se con tempi e modalità diverse. In Italia al momento non si prevede una quarta somministrazione. L'Ema intanto attende ulteriori dati

Mentre il procedere delle vaccinazioni booster, unite alla minore aggressività della variante Omicron, fanno sperare, nei prossimi mesi, in un periodo di maggiore tranquillità, restano tante le incognite per il futuro. A partire dalla eventuale somministrazione della quarta dose. Alcuni Paesi hanno già iniziato con le inoculazioni, altri invece stanno aspettando
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Israele ha fatto da apripista, seguito da Danimarca, Stati Uniti, Ungheria e poi da Spagna e Germania, anche se con tempi e modalità diverse
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Israele ha deciso che fornirà la quarta dose di vaccino anti-Covid agli over 18, ma solo a quelli le cui condizioni mediche lo richiedano o che siano a grande rischio per gli effetti del virus. Il vaccino sarà dunque somministrato in casi specifici e solo a distanza di almeno 4 mesi dalla terza dose. In un primo momento la quarta iniezione in Israele era riservata agli over 60: ad oggi sono oltre 600mila le persone che l’hanno avuta
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In Italia al momento non si prevede una quarta dose ed è cauta anche l'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), che preferisce attendere ulteriori dati

Negli Stati Uniti i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno dato l'ok per le persone immunocompromesse a cinque mesi dalla terza dose; anche Spagna e Germania l'hanno autorizzata per le persone a rischio, mentre l'Ungheria la prevede per tutta la popolazione

Al momento non ci sono evidenze che indichino la necessità di un ravvicinamento delle dosi, anche perché il booster sta dimostrando la sua efficacia

Anche l’amministratore delegato di Pfizer, Alber Bourla, aveva già sottolineato come fosse preferibile un vaccino annuale, rispetto ai booster somministrati ogni 4 o 5 mesi

E anche il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri, aveva già fatto sapere: "Non possiamo continuare con booster ogni 3-4 mesi". "Non abbiamo ancora dati sulla quarta dose per poterci esprimere, ma ci preoccupa una strategia che prevede di andare avanti con le vaccinazioni a distanza di poco tempo", aveva poi aggiunto

Sulla quarta dose proseguono intanto gli studi: un lavoro coordinato dall’Oslo University Hospital - e pubblicato su Jama Neurology - ha notato ad esempio che nei pazienti con sclerosi multipla che non hanno risposto a sufficienza alla seconda dose di vaccino contro il Covid-19, la terza dose è in grado di alzare i livelli di protezione. Ma ciò non avviene con la stessa efficacia in tutti i malati. Per questo, per una parte di loro, potrebbe essere necessaria la quarta dose