Stop mascherine all'aperto, Ecdc frena: "Usarle se non è possibile il distanziamento"

Salute e Benessere

Nonostante le scelte di alcuni Paesi di alleggerire le misure di contenimento contro il Covid -19, gli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno voluto frenare, consigliando l'utilizzo delle mascherine all'aperto nei casi in cui si possa garantire il distanziamento fra le persone. L'indicazione è emersa dal rapporto “Considerations for the use of face masks in the community in the context of the Sars-CoV-2 Omicron variant of concern”

In alcuni Paesi, come la Francia, l'utilizzo della mascherine all'aperto non è più obbligatorio, ma raccomandato. E anche in Italia, come confermato dal sottosegretario alla salute Andrea Costa, da venerdì 11 febbraio sarà possibile stare all’aperto senza mascherina. Ma “in ambienti all'aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l'utilizzo di mascherine per il viso”, al fine di limitare la trasmissione del Covid-19. A dirlo è un documento, redatto dagli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), dal titolo “Considerations for the use of face masks in the community in the context of the Sars-CoV-2 Omicron variant of concern”.

La diffusione della variante Omicron rispetto a Delta

Nel documento, che aggiorna quello precedentemente prodotto il 15 febbraio 2021, viene segnalato come la variante Omicron abbia “un significativo vantaggio di diffusione e un aumento del rischio di trasmissione domestica rispetto a Delta”. Oltre ad essere maggiormente stabile, secondo dati sperimentali recenti non sottoposti a revisione paritaria, su superfici plastiche e pelle umana rispetto al ceppo di Wuhan e alla variante Delta. Però, sempre secondo gli esperti dell’Ecdc, “non ci sono dati che dimostrino che abbia una maggiore capacità di sopravvivere negli aerosol o di essere trasmessa attraverso aerosol rispetto alle varianti precedenti”.

L’efficacia delle FFp2 rispetto alle mascherine chirurgiche

Il report, che, come detto, aggiorna sulla base delle ultime evidenze scientifiche il precedente documento, dal titolo “Using face masks in the community: first update - Effectiveness in reducing transmission of Covid”, segnala ancora che per un uso appropriato dei dispositivi di protezione individuale è importante che le mascherine coprano completamente il viso “dal ponte del naso fino al mento e che siano correttamente regolate per ridurre al minimo lo spazio aperto”. E per quanto riguarda la scelta del tipo di mascherina? Secondo gli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie si dovrebbe considerare “la disponibilità e la tollerabilità, oltre all'efficacia” ma, in generale, le mascherine FFp2 risultano essere maggiormente efficaci delle chirurgiche e quelle chirurgiche più efficaci di quelle di stoffa. Inoltre, persone anziane, con malattie croniche e quelle ad alto rischio di contagio da Covid-19 “dovrebbero prendere in considerazione l'uso di FFp2, se disponibile e tollerato”, hanno riferito ancora dall’Ecdc.

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