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Covid Uk, 200 militari inviati in aiuto negli ospedali di Londra

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha comunicato il ministero della Difesa britannico. La decisione è stata presa come prima forma di aiuto per far fronte alle assenze del personale sanitario in tutto il Paese. Alla data del 2 gennaio, si contavano 82.384 assenze in seno al servizio sanitario nazionale, come riportato dal National Health Service (NHS), legate a qualunque tipo di malattia e non solo al Covid, pari in varie strutture al 60% dell’intero staff

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Sono 200, come riferito dal ministero della Difesa britannico, i militari che sono stati dislocati in alcuni ospedali di Londra, in qualità di prima forma di aiuto per far fronte alla carenza di personale sanitario causata dalle assenze per malattia o per isolamento dovuto al contatto diretto con persone infettate dal Covid-19. E’ uno degli effetti, nelle ultime settimane, del dilagare della variante Omicron nel Regno Unito.

Oltre 80mila operatori assenti

Come spiegato dal ministero, sul totale dei 200 militari assegnati agli ospedali londinesi, 40 sono medici che fanno parte del corpo militare e per il resto si tratta di ausiliari. L’emergenza, al momento, è anche quella della mancanza di operatori sanitari. In tutta l'Inghilterra, alla data del 2 gennaio, si contavano 82.384 assenze in seno al servizio sanitario nazionale, come riportato dal National Health Service, legate a qualunque tipo di malattia e non solo al Covid, pari in varie strutture al 60% dell’intero staff. E con un aumento del 21% rispetto ai giorni precedenti, in un periodo che solitamente fa registrare un’alta incidenza delle assenze come quello invernale, caratterizzato dalle influenze e da altre patologie diffuse, tipiche di stagione.

Covid Uk, prosegue il lieve calo dei nuovi casi e decessi

Intanto, stando ai dati riportati ieri (6 gennaio) dal governo britannico, continua a riscontrarsi la tendenza verso un principio di calo graduale dei nuovi contagi da Covid, segnalati in oltre 179mila, circa 15.000 meno del giorno precedente e quasi 40.000 meno del picco assoluto di 218.724 registrato martedì. I numeri ufficiali, basati su una quantità di tamponi pari ad oltre 2 milioni di test al giorno, segnalano in leggero calo anche i decessi. Continuano ad aumentare, però, i ricoveri ospedalieri, aggiornati al momento alla data del 2 gennaio per un totale di quasi 18.000 in tutto il Paese. Rispetto ai vaccini, le terze dosi booster si attestano a quota 35 milioni, con la somministrazione a circa il 75% delle persone vaccinabili, vale a dire tutti gli over 18 residenti nel Regno Unito. Intanto, gli esperti dell’Office for National Statistics (Ons) hanno stimato un incremento dei pazienti che sono stati affetti da forme di cosiddetto Long Covid, cioè con sintomi protratti per 4 settimane e più, rispetto alla comparsa dell’infezione da Omicron. Ad oggi questi pazienti si attestano ad una somma approssimativa, fissata dall’inizio della pandemia nel Paese, a 1,3 milioni di casi.

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