Lo ha dichiarato detto Kirill Dmitriev, ceo di RDFI, nel corso di un briefing con la stampa. Il presidente Vladimir Putin ha ricevuto questa versione del vaccino pochi giorni dopo la terza dose
A partire del 2022 la versione nasale del vaccino russo Sputnik V sarà commercializzata al di fuori della Russia. Lo ha dichiarato Kirill Dmitriev, ceo di RDFI, il fondo sovrano russo che si occupa della diffusione di Sputnik, nel corso di un briefing con la stampa. Sempre nella giornata di oggi, mercoledì 24 novembre, il presidente Vladimir Putin ha testato lo spray dopo aver ricevuto la terza dose del vaccino Sputnik Light, così da avere una protezione aggiuntiva.
Putin ha ricevuto il vaccino
“Sei mesi esatti dopo aver ricevuto il vaccino, la mia protezione si era abbassata e gli specialisti mi hanno raccomandato di sottopormi a una procedura di rivaccinazione, che è quello che ho fatto un paio di giorni fa”, ha spiegato Putin nel corso di una riunione di governo. Parlando del vaccino nasale, il presidente ha dichiarato che Denis Logunov, il vice direttore delle ricerche del Centro nazionale di epidemiologia e microbiologia Gamaleya, gli “ha chiesto di inspirare profondamente contando fino a tre mentre mi ha spruzzato il prodotto in una narice e poi nell’altra. Poi sono rimasto seduto un quarto d’ora e tutto è finito. Oggi, dopo aver completato queste due procedure, mi sono già allenato, quindi posso confermare che tutto procede bene. Vedremo poi quale sarà il risultato a livello di anticorpi”.
I vantaggi della vaccinazione nasale
Alexander Gintsburg, il presidente del Centro Gamaleya, ha dichiarato che “la vaccinazione nasale può fornire una protezione aggiuntiva a livello di immunità mucosale e di conseguenza appaiono gli anticorpi secretori, così si forma una seconda barriera dal coronavirus. È a questo che serve il vaccino”. L’esperto ha precisato che il termine “immunità mucosale” indica l’immunità nelle membrane mucose del rinofaringe e del tratto gastrointestinale. Gintsburg ha aggiunto che chiunque riceverà un vaccino intranasale, in aggiunta alla vaccinazione abituale, potrebbe sviluppare un’immunità sterilizzante: non solo sarà protetto, ma non sarà nemmeno a rischio di diventare un portatore della malattia.