Farmaci, rapporto Aifa: gli over 65 assumono in media 3 dosi al giorno

Salute e Benessere

Gli uomini, in generale, mostrano un consumo superiore rispetto alle donne e al Nord Italia se ne utilizzano meno rispetto al Sud. È il quadro delineato dal rapporto "L'uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia", presentato oggi dall'Agenzia italiana del farmaco

 

Gli over 65 consumano in media 3 dosi di medicinali al giorno con una spesa annua pro capite di circa 660 euro. Gli uomini, in generale, mostrano un consumo superiore rispetto alle donne e al Nord Italia se ne utilizzano meno rispetto al Sud. Sono alcuni dei dati riportati nel Rapporto "L'uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia" (riferito all'anno 2019), presentato oggi dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

I farmaci più prescritti

Il documento, che descrive le caratteristiche della prescrizione farmaceutica nella popolazione ultrasessantacinquenne, evidenzia, che i medicinali in assoluto più prescritti in questa categoria sono quelli del sistema cardiovascolare, e in particolare gli antipertensivi: nel 2019, otto persone su dieci in questa fascia di età hanno ricevuto almeno una dose, con un massimo del 96% negli ultra 85enni. Seguono i farmaci gastrointestinali e del metabolismo, gli
antibatterici e i farmaci del sangue ed organi emopoietici.

Spesa farmaci: differenze territoriali

Dal documento emerge, inoltre, una differenza tra Nord e Sud Italia in termini di consumo e di spesa: al Nord, infatti, si spendono in media 593 euro per utilizzatore rispetto ai 759 euro del Sud. "Questa differenza di spesa (-21%) è spiegabile sia con un minore consumo che con un diverso costo per giornata di terapia", precisa il rapporto.
In generale, tra il 2018 e il 2019 è stato registrato un aumento di spesa per tutte le classi di età, incluse le circa 800mila persone di oltre 90 anni. In questo gruppo, precisa il documento, "è importante sottolineare come vi sia un significativo utilizzo di farmaci, tra cui gli ipolipemizzanti e gli anti-osteoporotici, non supportato da una reale esigenza terapeutica".

3 over 65 su 10 assumono 10 o più terapie

Il report sottolinea, inoltre, che nella popolazione anziana la presenza di più patologie, porta di frequente a trattamenti concomitanti che non sempre vengono monitorati in modo adeguato: "Tale comportamento necessita di particolare attenzione soprattutto perché il 29% degli uomini e il 30,3% delle donne dai 65 anni in su utilizzano 10 o più sostanze contemporaneamente".
La quasi totalità degli over 80 soffre di almeno due patologie. Ne consegue un utilizzo elevato di farmaci. Questa situazione, definita politerapia, è associata a una riduzione dell'aderenza al trattamento e a un aumento del rischio di interazioni tra principi attivi.
Nel rapporto sono stati valutati diversi tipi di associazioni di farmaci "potenzialmente responsabili di interazioni anche severe". Per esempio, il consumo concomitante di 2 o più farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento gastrointestinale è pari al 6,6%, con una più alta prevalenza al Sud (11,0%), rispetto al Centro (7,1%) e al Nord (3,6%). "Considerata la carenza di evidenze circa le politerapie o le interazioni tra farmaci nella normale pratica clinica queste analisi possono costituire un primo step per pianificare un monitoraggio periodico a livello nazionale", precisano gli esperti dell'Aifa.

SIENA, ITALY - FEBRUARY 22: <<enter caption here>> on February 22, 2021 in Siena, Italy. The Toscana Life Sciences NGO, overseen by Professor Rino Rappuoli, is working on the development of human monoclonal antibodies against coronavirus through the in†the identification and production of monoclonal antibodies that can be tested†in vitro†against bacteria and viruses. (Photo by Gianluca Panella/Getty Images)

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