Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Salute nel corso di un intervento televisivo. "E' evidente che c'è un calo dell'immunità nel corso del tempo, variabile da soggetto a soggetto, anche sulla base delle eventuali comorbilità che le persone hanno. Però è verosimile che, nel tempo, un richiamo dovremo farlo tutti”, ha detto. Confermando anche che “non si va verso l'obbligatorietà del vaccino”
Ad oggi, è ancora “prematuro parlare di una terza dose per tutti, ma credo che dovremo farla. Sul quando, la scienza dovrà dircelo. E' evidente che c'è un calo dell'immunità nel corso del tempo, variabile da soggetto a soggetto, anche sulla base delle eventuali comorbilità che le persone hanno. Però è verosimile che, nel tempo, un richiamo dovremo farlo tutti”. Queste le parole del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, pronunciate nel corso di un intervento a Tgcom24.
Come procedere con la terza dose
Nella somministrazione delle ulteriori dosi di vaccino anti-Covid, ha continuato Sileri, “si parte con quelli per i quali la scienza ha già indicato la necessità di una terza dose, come i trapiantati in attesa di trapianto, pazienti che hanno neoplasie, dializzati. Sono pazienti per i quali è già certo che serve una dose di richiamo per migliorarne l'immunità contro il coronavirus”, ha riferito. E poi ci sono gli anziani, “nei quali la competenza del sistema immunitario tende ad essere ridotta col passare degli anni. Poi vedremo il resto della popolazione”, ha continuato il sottosegretario. “Da medico immagino che serverà la terza dose. Il quando verrà definito nei prossimi mesi. E' chiaro che se nelle prossime settimane o nei prossimi mesi si dovesse osservare un aumento delle infezioni, significherà che quello è il momento per pensare a una terza dose per tutti gli altri”, ha quindi specificato.
“Non si va verso l’obbligo vaccinale”
Quella del vaccino obbligatorio, ha proseguito poi Sileri, non è una via prevista. “Non si va verso l'obbligatorietà del vaccino. Lo abbiamo sempre detto, questa deve essere una extrema ratio. Al momento le vaccinazioni stanno andando molto molto bene. Peraltro, l'estensione del Green pass credo che scongiurerà la possibilità di un obbligo vaccinale”, ha sottolineato ancora nel suo intervento. E per quanto riguarda la somministrazione ai più piccoli? “Quando ci sarà il vaccino sotto i 12 anni lo farò fare ai miei figli, non ho alcun dubbio”, ha detto. “E' anche abbastanza fisiologico che aumentino i contagi nella popolazione pediatrica. Quando abbiamo il resto della popolazione vaccinato quella che non ha fatto il vaccino è più contagiabile e quindi circolerà più nei soggetti giovani”.
“Lieve aumento dei casi tra il personale sanitario”
Analizzando la situazione attuale in Italia, Sileri ha poi confermato “un lieve incremento” dei contagi di coronavirus tra il personale sanitario, giudicato “assolutamente non significativo”. Comunque, “è ipotizzabile che sia necessaria una terza dose per mettere in sicurezza il Servizio Sanitario Nazionale ed evitare che il personale si ammali. E poi per evitare ulteriori contagi negli ospedali”, ha poi concluso il sottosegretario alla Salute.