
Vaccini Covid, oltre 6.800 italiani hanno ricevuto la terza dose nel primo giorno
Ieri, lunedì 20 settembre, sono partite le somministrazioni in Italia della dose addizionale per i soggetti immunocompromessi, trapiantati e malati oncologici con determinate specificità. Dopo i più fragili, si procederà con le dosi booster per le altre categorie, come over-80, residenti nelle Rsa e sanitari. Cosa c’è da sapere

Sono partite ieri, lunedì 20 settembre, le somministrazioni in Italia della terza dose di vaccino anti-Covid. Nel primo giorno utile, secondo quanto comunicato dalla struttura del commissario Francesco Figliuolo nel pomeriggio, la dose aggiuntiva è stata iniettata a 3.191 italiani. Oggi, il sito del governo aggiornato alle 6 parla di 6.803 persone che hanno già avuto la terza iniezione
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La terza dose è al momento destinata ai soggetti immunocompromessi, trapiantati e malati oncologici con determinate specificità. In totale si tratta di circa tre milioni di persone, che fanno parte delle categorie vulnerabili indicate da una circolare del ministero della Salute
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"È un passo avanti importante per dare protezione a chi ha un sistema immunitario più debole", ha detto il ministro Roberto Speranza. "I vaccini ci sono, tutti i presidenti di Regione sono pronti anche per partire con la terza dose per i residenti delle Rsa, gli over 80 e per il personale sanitario: questo non appena il Cts ci darà il via libera", ha aggiunto Figliuolo
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Figliuolo, riguardo alla dose aggiuntiva, ha anche specificato: "Se ci dicono che bisogna darla alle altre fasce d'età lo faremo, è una decisione che prenderà la scienza"
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Tra i “fragili” ai quali ieri è stata fatta la terza iniezione, tanti giovani, come i pazienti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: si tratta principalmente di ragazze e ragazzi immunodepressi, trapiantati, con insufficienza renale cronica, in dialisi
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In Lombardia, ha spiegato il coordinatore della campagna Guido Bertolaso, ieri sono stati vaccinati 2.500 immunocompromessi, entro la metà di ottobre saranno raggiunte 150mila persone. In Piemonte, ha assicurato il governatore Alberto Cirio, "convocheremo tutti i soggetti fragili che rientrano nell'elenco del ministero e li vaccineremo rapidamente: conto che nell'arco di 15-20 giorni completeremo questa popolazione"

Le categorie di pazienti che riceveranno prioritariamente la terza dose di vaccino anti-Covid sono 10, a partire - appunto - da trapiantati e malati oncologici con determinate specificità. A indicare le linee guida è una circolare del ministero della Salute che descrive nel dettaglio categorie e tempistiche

La circolare spiega che per tali fasce prioritarie si deve parlare di “dose addizionale”: per questi soggetti, infatti, si tratta di una dose aggiuntiva a completamento del ciclo vaccinale primario di 2 dosi, per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. La terza dose si somministrerà almeno 28 giorni dopo la seconda e il prima possibile se questo lasso di tempo è già trascorso

La circolare distingue la terza dose “addizionale” dalla dose “booster”. Nel primo caso la platea di riferimento è formata dai soggetti particolarmente fragili per i quali si è evidenziata una minore risposta al vaccino (e che per questo necessitano di una dose appunto addizionale come parte integrante del processo vaccinale)

La dose “booster” è invece rivolta alle fasce che hanno avuto una risposta immunitaria adeguata dopo le prime due dosi ma che a distanza di tempo, o forse per via delle varianti, hanno comunque bisogno di una dose di rinforzo a fronte del calo di copertura immunitaria che, secondo vari studi, si determina per i vaccini anti-Covid dopo 6-9 mesi

L'obiettivo della dose booster è quindi mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da "un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale". La dose booster va somministrata dopo almeno sei mesi dall'ultima dose

Al momento, in base alle indicazioni del Cts, "si considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi". Ferma restando la priorità del raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati, "sarà poi definita la strategia di somministrazione di una dose booster di vaccino a m-RNA (Pfizer e Moderna) in favore di ulteriori gruppi target", tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell'evoluzione dello scenario epidemiologico

Terza dose al via, quindi, con i più fragili e poi verranno le dosi booster per le altre categorie, come over-80, residenti nelle Rsa e sanitari. Si potrà utilizzare come dose addizionale, ha precisato il ministero, uno qualsiasi dei 2 vaccini mRNA autorizzati in Italia: Pfizer nei soggetti di età uguale o superiore a 12 anni e Moderna dai 18

Le 10 le categorie di pazienti che riceveranno la terza dose “addizionale” comprendono le seguenti situazioni: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d'organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids