Lo ha riferito il componente del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), in rappresentanza del dipartimento di Protezione civile, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. L’unica alternativa all’obbligo di Green pass, ha detto “è ricorrere di nuovo a chiusure e limitazioni. E, sinceramente, se esibire il certificato verde per entrare in ufficio può essere vissuto come una costrizione, osservare il coprifuoco lo è almeno altrettanto”
“Se vogliamo continuare nella indispensabile azione di contenimento della circolazione del virus”, l’estensione dell’obbligo del Green pass diventa un provvedimento quasi necessario. E’ il parere di Fabio Ciciliano, componente del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), in rappresentanza del dipartimento di Protezione civile, affidato ad un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. L’unica alternativa all’obbligo del Green pass, ha aggiunto, “è ricorrere di nuovo a chiusure e limitazioni. E, sinceramente, se esibire il certificato verde per entrare in ufficio può essere vissuto come una costrizione, osservare il coprifuoco lo è almeno altrettanto”.
L’estensione dell’obbligo del Green pass per tutti i lavoratori
Tra gli argomenti trattati da Ciciliano, anche quello relativo all’estensione dell’uso del certificato vaccinale per tutti i lavoratori. “È un passo ulteriore rispetto all’estensione alle categorie di lavoratori in contesti in cui devono avere il Green pass i fruitori, come i dipendenti di ristoranti e bar. Ma un passo secondo me necessario. E anche equanime”, ha riferito. “Se il ragionamento non è più la sola esposizione al rischio, che varrebbe per categorie come i cassieri del supermercato, ma anche la capacità di farsi vettori, ha senso un’estensione a tutti i lavoratori».
Il tema dell’obbligo vaccinale
Secondo l’esperto del Cts, ora che l’obiettivo dell’80% di cittadini italiani completamente immunizzati è a portata di mano, “parlare di immunità di gregge, non è più possibile. Un uso il più esteso possibile del Green pass che faccia crescere il numero dei vaccinati, è quindi l’unico modo per mantenere questo stato di cose: vivere normalmente, senza le restrizioni del passato”, ha sottolineato nel corso dell’intervista. Ad oggi, soprattutto per fronteggiare la “contagiosissima variante Delta, serve un numero di vaccinati ancora maggiore”, ha spiegato ancora Ciciliano. Ma la via per raggiungere l’obiettivo, per il membro del Cts, non è necessariamente quella dell’obbligo vaccinale. “Da un punto di vista epidemiologico, l’obbligo vaccinale, che in fondo è già in vigore per altre 10 categorie di infezioni, garantirebbe il risultato. Ma in teoria. Invece bisogna essere pragmatici” ha detto. “Il vaccino contro il Covid, purtroppo, è diventato argomento di contrapposizioni ideologiche che nulla hanno a che fare con l’evidenza scientifica. Con una legge che introduce l’obbligo, si rischia una divisione tra favorevoli e contrari che paralizzerebbe tutto”.