Estate 2021, torna il pranzo al sacco: dall'insalata alle lasagne
Salute e BenessereÈ quanto emerso da un'indagine condotta da Coldiretti/Ixè, che ha stilato la classifica dei piatti al sacco più consumati dagli italiani. In testa alle preferenze per l’ora di pranzo sotto l’ombrellone c’è l’insalata di riso o di pollo o di mare
Nell'estate 2021 è tornato in auge il pranzo al sacco in spiaggia, in montagna o in riva al lago, con il desiderio di mantenere il distanziamento per l'avanzare estivo dei contagi. È quanto emerso da un'indagine condotta da Coldiretti/Ixè, che ha stilato la classifica dei cibi al sacco più consumati dagli italiani in questi mesi di emergenza coronavirus. I risultati della ricerca segnalano un cambiamento nelle preferenze degli italiani, con un maggiore consumo di cibi leggeri e freschi, a discapito delle ricette più radicate della tradizione popolare, come la frittata di verdure e la parmigiana, che comunque rimangono nella top ten. La maggior parte degli italiani (il 29%) porta in spiaggia insalata di riso, di pollo o di mare e solo il 6% le classiche lasagne.
I menù al sacco degli italiani
"In testa alle preferenze per l'ora di pranzo sotto l'ombrellone c'è l'insalata di riso o di pollo o di mare, seguita dalla macedonia con il 18% e dalla caprese a base di mozzarella e pomodoro che è un must per il 16% dei cosiddetti "fagottari"", sottolinea la Coldiretti. Nella top ten dei piatti preferiti dagli italiani si classificano anche le ricette al sacco più tradizionali, dalla frittata di verdure o pasta (9%), alla parmigiana (7%) fino alle polpette (4%). "L'attenzione alla dieta e alla forma fisica - continua la Coldiretti - è diventata un obiettivo degli italiani pure nelle vacanze, anche per recuperare i chili di troppo accumulati a causa delle misure restrittive e della lunga permanenza in casa imposta dal lockdown". La scelta di ripiegare su cibi leggeri e freschi è anche dettata dalle alte temperature, "con l'estate 2021 che si classifica fino ad ora in Italia nella top ten delle più calde da oltre due secoli", secondo l'analisi della Coldiretti sulla base della banca dati Isac Cnr, che effettua le rilevazioni nella Penisola dal 1800.