Bianchi a Sky TG24: “Addio Dad? Governo ha scelto ritorno in classe”

Salute e Benessere

La conferma è arrivata direttamente dal ministro dell'Istruzione, nel corso di un'intervento a "Timeline". "Torniamo in presenza", ha riferito Bianchi sottoscrivendo la decisione "forte e coraggiosa" del Governo

“Mai più la Dad? Io sottoscrivo la decisione, molto forte e coraggiosa, adottata dal Governo che con il provvedimento di ieri ha scelto la presenza in classe dei nostri ragazzi. Torniamo in presenza”. Con queste parole il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha confermato nel corso di un intervento a “Timeline”, in onda su Sky TG24, le decisioni prese nell’ambito del rientro sui banchi, in occasione del prossimo anno scolastico che partirà a settembre.

Mascherina in classe, Green pass e risorse per la scuola

Nel corso del suo intervento, Bianchi, ha poi lanciato un appello agli studenti, quello di “continuare a vaccinarsi”. E rinnovato anche l’invito “a tenere la mascherina”. Ma, qualora “in classe siano tutti vaccinati, sarà una gioia per tutti toglierla”, ha detto il ministro. A proposito del Green pass, invece, il numero uno del ministero dell’Istruzione ha confermato come sia stata introdotto “per tutelare i più fragili: gli altri o sono già vaccinati o sono negativi al test”. Inoltre, a proposito delle risorse impegnate per la ripresa dell'anno scolastico, Bianchi ha confermato l’investimento di “1,952 milioni per la riapertura: stiamo lavorando sui trasporti anche con i prefetti, la macchina della riapertura è in moto da tempo”, ha detto. “Questa che abbiamo visto, la distanza sostitutiva surrogatoria della presenza, non ci sarà, si torna in presenza, il governo lo ha detto in modo forte, io sottoscrivo l'idea che abbiamo fatto una scelta: per il bene dei ragazzi torniamo in presenza”, ha poi ribadito ancora.

Il 90% del personale della scuola vaccinato

Da settembre la didattica sarà in presenza, dunque. “Ringrazio il 90% del personale della scuola che si è già vaccinato e ha dimostrato più di altri comparti di essere pronto alla vaccinazione e aderirvi con convinzione”, ha commentato Bianchi. “L'intervento del Green pass è per la quota che è rimasta ma vanno esclusi coloro che non si possono vaccinare. Poi c'è la disponibilità del tampone. I dati dicono che è vaccinato l'85,6% del personale ma in Liguria, Sardegna, Sicilia e Calabria sono stati fatti tanti open day rilevando più l'età che non l'appartenenza professionale, quindi credo siamo sopra il 90%”, ha poi precisato.

“Classi pollaio” sono meno del 3%

A proposito dello stato generale della scuola italiana, il ministro ha spiegato che “meno del 3% del totale sono 'classi pollaio', più numerose nelle scuole superiori e nelle grandi aree metropolitane, ma su queste stiamo intervenendo con un programma specifico, con oltre 400 milioni per il personale e altri 270 milioni per gli enti locali”, ha riferito in conclusione. Obiettivo, quello di trovare “spazi e aule e progetti didattici aggiuntivi, in particolare per chi frequenterà gli ultimi anni, la terza media e la V superiore”. Il 13% delle scuole italiane, ha poi sottolineato, “ha classi con meno di 15 alunni: abbiamo quindi anche il tema opposto. Non riusciamo a fare le prime elementari in alcuni posti”, ha detto.

Alcuni studenti fanno il loro ingresso al Liceo classico statale Mamiani per il primo giorno di scuola, Roma 12 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

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