
Covid, non vaccinati o con una sola dose: ecco chi sono i nuovi ricoverati e vittime
Con l’avanzare della campagna vaccinale, a finire in ospedale è sempre di più chi non ha ricevuto o ha rifiutato il vaccino anti Covid o non ha ancora completato il ciclo. A testimoniarlo sono i dati dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) sui ricoveri e le terapie intensive, oltre alle storie dei medici di reparto

I contagi sono in risalita, ma i ricoveri in ospedale restano sotto controllo. Merito della campagna vaccinale, che in Italia sta per superare i 60 milioni di dosi iniettate. I ricoverati e le vittime, oggi, sono per la maggior parte persone che hanno rifiutato o non hanno ricevuto il vaccino anti Covid o che non hanno ancora completato il ciclo
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A testimoniarlo sono i dati dell’Istituto superiore di Sanità (Iss). Tra il 21 giugno e il 4 luglio, sono stati ricoverati in ospedale 941 pazienti: 80 quelli completamente coperti da doppia dose, 89 quelli con una sola, 772 i non vaccinati
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In terapia intensiva i numeri sono ancora più evidenti. In due settimane sono state ricoverate 94 persone: 4 avevano completato la vaccinazione, 10 avevano la prima dose, 80 persone non erano protette
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Le storie dei medici dei reparti confermano che ad arrivare con sintomi severi sono coloro che hanno rifiutato la vaccinazione, perché convinti no-vax o “esitanti”. Con l’avanzare della variante Delta, invece, è fondamentale immunizzarsi
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In Italia le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale sono il 47,7% della popolazione, mentre i vaccinati con una dose sono il 55,6%
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È fondamentale coprire con due dosi le categorie più a rischio. Il problema è rappresentato dalla fascia 60-69, che ancora oggi ha una scarsa immunizzazione

All’appello mancano più di 2 milioni e 300mila sessantenni, che rifiutano anche la prima dose di vaccino. Sono loro che rischiano di più una volta contagiati

Nella fascia 60-69 anni prevale lo scetticismo sui vaccini: c’è chi pensa che la pandemia sia finita o che non sia necessario vaccinarsi se lo sono quelli intorno. Esiste inoltre chi è convintamente no-vax e rifiuta il vaccino per paura e mancanza di fiducia nella scienza

Il vaccino infatti serve a prevenire i sintomi gravi della malattia e, in ultimo, la morte. I vaccinati potranno contagiarsi, ma in genere i sintomi dovrebbero essere più leggeri. Come ha dichiarato l’Iss, chi si contagia con la Delta ed è vaccinato potrebbe notare come sintomi naso che cola, mal di gola e starnuti

Ma chi non è protetto dal virus peggiora rapidamente anche con la Delta: la polmonite passa da moderata a gravissima in poco tempo. Le categorie più fragili rischiano di più