Landazabal (GlaxoSmithKline) a Sky TG24: "Concentrati su sviluppo nuovi vaccini"

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Il presidente e amministratore delegato dell'azienda farmaceutica: "Nuovi farmaci mrNa in arrivo alla fine dell'anno prossimo". Per combattere le nuove varianti, ha detto che "avremo bisogno di nuovi vaccini da produrre in tempi rapidi". Sui monoclonali: "In trattativa con l'AIFA per approvazione di tipo emergenziale, il farmaco è già in produzione in Italia"

"Stiamo lavorando con CureVac alla nuova generazione di vaccini mrNa, necessari per combattere le varianti. Saranno disponibili a fine 2022". Così Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di GlaxoSmithKline, azienda farmaceutica in prima linea nella produzione di monoclonali e vaccini, a Sky TG24. L'ad di GSK, che ha anche degli stabilimenti in Toscana, aggiunge: "La priorità adesso è coprire la maggior parte della popolazione mondiale. Seguirà una nuova fase di sviluppo per consolidare le vaccinazioni primarie fatte fino a oggi. Andiamo avanti con lo studio sui vaccini proteici e a mrNa".

 

Il vaccino CureVac

L'Europa ha puntato molto sulla produzione del vaccino tedesco CureVac, che avrebbe dovuto essere il terzo vaccino mrNa a diventare disponibile, dopo quelli di Pfizer e Moderna. Negli scorsi giorni, però, la stessa azienda ha parlato di un'efficacia preliminare ferma al 47% contro la malattia. Landazabal: "Gli studi ci stanno fornendo dati interessanti. La maggior parte dei pazienti su cui si stanno effettuando le analisi cliniche è in America Latina, dove circolano molto le varianti. Il vaccino era efficace contro il ceppo di Wuhan, ma la sua forza diminuisce contro le nuove varianti. Lo stiamo adattando a una nuova realtà".

 

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L'impatto delle varianti

"Quando il virus muta, cambia anche la sintomatologia. Questo ha un impatto sull'efficacia dei farmaci. Sappiamo che avremo bisogno di nuovi vaccini per adattarci alla nuova realtà. Questo è il nostro focus: adattare i farmaci al quadro che avremo di fronte e creare una nuova generazione di vaccini, che dovremo sviluppare a una velocità molto alta. Il nostro sarà efficace contro la variante Delta", ha detto Landazabal.

Un dottore processa i tamponi test Covid-19 effettuati sui pazienti, nel laboratorio del Policlinico S.Martino. Genova, 26 Maggio 2020 ANSA/LUCA ZENNARO

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Farmaci monoclonali

Un'arma ulteriore per contrastare il dilagare delle varianti può essere anche lo sviluppo di farmaci con anticorpi monoclonali. Landazabal: "Il nostro monoclonale è stato progettato per unirsi alla colonna vertebrale del virus. Ha dimostrato grande efficace contro tutte le varianti, con una riduzione del rischio di ospedalizzazioni e decessi dell’85%". Sulle tempistiche, l'ad di GSK ha detto che "il farmaco è già disponibile, si produce in Italia e lo stiamo già esportando. In questi giorni stiamo parlando con l'AIFA -Agenzia Italiana del Farmaco- per un'approvazione di tipo emergenziale, quindi più rapida".

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Il contributo di GSK ai vaccini italiani

GlaxoSmithKline fa anche parte del tavolo del Ministero per lo Sviluppo Economico per mettere a punto una strategia italiana di produzione dei vaccini. Landazabal spiega che "il contributo di GSK è quello di fornire al governo tutte le nostre competenze. Quello dell'Italia è un grande progetto: far parte di una rete globale di produzione e sviluppo di nuove terapie. Speriamo che il nostro sostegno aiuti a raggiungere gli obiettivi previsti”.

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