Vaccini Covid, efficacia sulla variante Delta. Reinfezione e sottovarianti: cosa sappiamo
Preoccupa l’aumento dei casi del ceppo indiano nel Regno Unito, dove i contagi sono tornati a salire rapidamente. Secondo le autorità sanitarie, la mutazione sarebbe tra il 40 e il 60% più aggressiva rispetto a quella inglese. L' infezione è stata registrata su una persona già vaccinata nel cluster di una palestra milanese
Preoccupa la variante Delta dell’infezione da coronavirus, fino a poco tempo fa conosciuta come “indiana”. Il ceppo B.1.617.2, al momento, sembra essersi diffuso particolarmente nel Regno Unito, dove rappresenta ormai il 96% dei casi di persone attualmente positive. Negli scorsi giorni è stato sequenziato anche in Italia, a Milano. Efficacia dei vaccini, pericolo di reinfezione e sottovarianti: ecco cosa sappiamo finora
Covid, variante indiana aumenta i casi nel Regno Unito: ipotesi rinvio riaperture
La variante Delta, secondo gli studi disponibili, avrebbe una contagiosità tra il 40 e il 60% maggiore rispetto al ceppo inglese (ribattezzato Alfa), di per sé già più aggressivo del 50% della prima infezione da Covid-19. Nel Regno Unito, dove costituisce ormai la quasi totalità dei casi da coronavirus, ha causato un rapido aumento tra i contagi. Per il Paese si parla di nuova ondata, con dati che segnalano tra i 7mila e gli 8mila casi al giorno, cifre accantonate da mesi anche grazie alla campagna vaccinale che il Regno Unito ha organizzato negli scorsi mesi
Covid Uk, salgono i casi: cosa sappiamo della variante indiana
In Italia, almeno un caso di contagio del ceppo Delta è stato individuato tra i positivi di un focolaio rilevato tra i frequentanti di una palestra milanese, come ha fatto sapere ATS-Città Metropolitana di Milano. Altre nove persone sono risultate positive al coronavirus. Anche per loro è stato richiesto il sequenziamento: si cerca di capire se anche in questi casi l’infezione sia della stessa variante
Covid uk, Johnson: accelerare seconde dosi contro variante indiana
Intanto, l’ultimo report dell’Iss-Istituto Superiore di Sanità rileva una prevalenza dell’1% della variante sugli altri genotipi di Covid-19 in Italia. Ad alzare l’attenzione è il caso accertato nel focolaio di Milano. L’uomo contagiato è un operatore sanitario che ha già completato l’intero ciclo vaccinale
Vaccini Covid, Speranza: "Regioni si adeguino a indicazioni governo"
Nuovi elementi emergono dal rapporto della PHE- Public Health England- riguardo ai contagi in terra britannica. Viene stimato che la variante possa aumentare fino al doppio il rischio di ricovero in ospedale
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
I casi diagnosticati di variante Delta registrati finora nel Regno Unito si avvicinano alle 50mila unità, con un aumento di quasi 30mila infezioni rispetto alla scorsa settimana. Per questo, riporta il Guardian, la British Medical Association ha lanciato un appello per ritardare l’allentamento delle ultime restrizioni ancora in vigore nel Paese
Al momento il sistema sanitario inglese non è ancora sotto pressione. Nonostante un aumento nei ricoveri, la proporzione non è infatti paragonabile a quella dei contagi. Tuttavia, preoccupano i casi di 12 persone morte, risultate positive alla variante indiana, che avevano già ricevuto due dosi di vaccini da più di due settimane
Va specificato che esistono casi di reinfezione da coronavirus in persone già vaccinate anche con varianti diverse dalla Delta. I dati raccolti dalle autorità inglesi non sembrano smentire l’efficacia dei farmaci contro questo ceppo, anche se la forza protettiva sarebbe inferiore rispetto alla norma
La rivista Lancet ha pubblicato un’analisi secondo cui, in base ai test effettuati su 250 persone vaccinate con il farmaco Pfizer-BioNtech, nel 79% dei casi la risposta alla variante Delta scendeva del 32% rispetto a quella contro gli altri ceppi, se la persona aveva ricevuto solo una dose di vaccino. La forza protettiva dei vaccini è invece più forte nei soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale
Vengono studiate intanto alcune “sottovarianti” del ceppo Delta. Solo una di queste viene considerata come “preoccupante”, mentre altre due sono state declassate, come ha affermato l’Oms. La variante, dalla prima rilevazione in India, dove è ritenuta parzialmente responsabile dello scoppio dell’epidemia, si sarebbe diffusa in almeno 62 territori, riporta sempre l’Oms
A Strasburgo, in Francia, le autorità sanitarie hanno annunciato un rapido piano d’azione dopo aver scoperto un cluster della variante Delta. Anche in Spagna si è alzata la soglia d’allerta. Antonio Zapatero, vice assessore alla Sanità di Madrid, nonostante il trend in discesa dei contagi nel Paese, si è detto preoccupato che il ceppo indiano possa diventare presto dominante. (In foto, Madrid)
La preoccupazione per i casi europei di variante Delta è arrivata anche negli Stati Uniti. Anthony Fauci, immunologo e consigliere della Casa Bianca, ha detto: “Nel Regno Unito la variante Delta è diventata quella dominante. Non possiamo permettere che accada anche negli Usa”. Fauci ha poi sottolineato l’importanza della doppia dose di vaccino contro la variante