
Vaccini Covid, dove si trovano gli stabilimenti in Italia e in Europa
La campagna vaccinale prosegue e nel corso dei mesi le grandi case farmaceutiche che producono i vaccini hanno aperto (su autorizzazione dell’Ema) una serie di siti nel Vecchio Continente per implementare il numero di dosi. Anche nel nostro Paese ci sono alcuni stabilimenti

Negli ultimi mesi, con il decollo su larga scala della campagna vaccinale, le case farmaceutiche che producono i vaccini anti-Covid approvati hanno ottenuto l’autorizzazione dell’Ema per realizzare stabilimenti in cui "infialare" nuove dosi. In Europa e anche in Italia dove si trovano questi siti?
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In Italia il sito attivo è quello di Anagni. Nello stabilimento in provincia di Frosinone, di proprietà della multinazionale statunitense Catalent è operativo nell’infialamento (il cosiddetto fill&pack) dei vaccini per AstraZeneca/Oxford
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In sostanza viene realizzato il riempimento delle fiale del vaccino. Il principio attivo del vaccino viene unito agli eccipienti, filtrato e poi messo nelle fiale da cui poi si ricaveranno le singole dosi. Alcuni mesi fa lo stabilimento di Anagni ha fatto parlare di sé quando è venuto fuori il caso delle 29 milioni di dosi di AstraZeneca contese tra Ue e Uk
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Già da alcuni mesi è stato raggiunto un accordo affinché anche il vaccino Johnson&Johnson venga in futuro infialato ad Anagni
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Alcuni mesi fa era stato annunciato anche un accordo con cui Sanofi impegnava a co-produrre i vaccini di Pfizer e Johnson & Johnson, in attesa che il proprio (sviluppato con GSK) completi i ritardati test clinici e venga approvato dall’Agenzia europea dei medicinali. Anche per questo vaccino si era parlato di Anagni come di uno degli stabilimenti prescelti per l’Italia, in questo caso Formulation/Fill & pack, cioè sia la formulazione che l’infialamento
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Per il futuro vaccino di Sanofi/Gsk ci sarà in prima linea anche lo stabilimento di Rosia-Sovicille, vicino Siena

A marzo Pfizer Italia ha invece confermato che la società Thermo Fisher Scientific, con la sede italiana a Monza sosterrà nel 2021 la produzione e la fornitura globale del proprio vaccino. “Il sito monzese si occuperà dell'infialatura e del confezionamento, a supporto della nostra catena di fornitura globale integrata" si legge in una nota dell’azienda

Patheon Thermo Fisher, con sedi sia a Ferentino sia a Monza dovrebbe poi iniziare a produrre il vaccino tedesco Curevac appena verrà dato il via libera per la sua distribuzione anche in Unione Europea

Per quando riguarda invece il vaccino made in Italy ReiThera, per cui si era individuato lo stabilimento produttivo di Castel Romano, si rischia lo stop al progetto. La Corte dei Conti ha fatto sapere che non ha registrato il decreto per la produzione del vaccino italiano che dunque non potrà ricevere i fondi da Invitalia per avviare la fase 3. Mancherebbe “un valido investimento produttivo”, secondo la Corte dei Conti. Il futuro è adesso un'incognita, nonostante il Mise rassicuri sul prosieguo

E in Europa? Nel Vecchio Continente gli stabilimenti sono ormai decine. In molti casi l’Ema ha dato l’ok e poi le case farmaceutiche hanno appaltato parti di produzione dei vaccini a laboratori più piccoli. La mappa è quindi in continua evoluzione

L’ultima notizia in ordine di tempo è che l'Ema ha approvato un nuovo sito per la produzione del vaccino anti-Covid di Moderna. È gestito da Recipharm e si trova a Monts, in Francia e può diventare operativo subito

Il 2 giugno invece Moderna ha annunciato un nuovo accordo per la produzione di principi attivi con Lonza nei Paesi Bassi. L'accordo permetterà di realizzare una nuova linea di produzione presso lo stabilimento di Lonza a Geleen nei Paesi Bassi, contribuendo alla fornitura di ulteriori 300 milioni di dosi all'anno, da 50 µg, del candidato booster (richiamo) aggiornato di Moderna, se autorizzato

Ad aprile invece l’Ema ha approvato un aumento della capacità di produzione del 20% per lo stabilimento Pfizer di Puurs in Belgio, uno dei più grandi d’Europa

A fine marzo è stato dato il via libera allo stabilimento BioNTech-Pfizer a Marburg, in Germania, uno dei più grandi siti di produzione di vaccino mRNA in Europa e del mondo con una capacità di produzione fino a un miliardo di dosi

Sempre a fine marzo Ema ha autorizzato anche il sito di Halix (subappaltatore di AstraZeneca), che si trova a Leida, in Olanda. L’autorizzazione riguarda l'immissione in commercio nell'Ue dei vaccini prodotti nello stabilimento