
Long Covid, dai ticket agli esami: quali sono le prestazioni gratuite
Il decreto Sostegni bis prevede un’esenzione per le prestazioni di monitoraggio per pazienti guariti dal Covid che continuano a soffrire di conseguenze della malattia. La durata del provvedimento è di due anni a partire dall’entrata in vigore, ossia dal 26 maggio

Chi ha avuto il Covid e continua a soffrire di alcune conseguenze della malattia, il cosidetto effetto “Long Covid”, non dovrà pagare il ticket per visite ed esami. È quanto è stato stabilito dal decreto Sostegni bis, in vigore dal 26 maggio
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Il Sole 24 ore riporta che il provvedimento prevede un’esenzione per le prestazioni di monitoraggio per i pazienti guariti dal Covid per la durata di due anni dall’entrata in vigore della soluzione sugli effetti del “Long Covid”
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Lo stanziamento per coprire la misura sarebbe di 28.802.000 euro per il 2021, 24.993.000 per il 2022 e 4.441.000 per il 2023. In totale sono previsti oltre 58 milioni in tre anni
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Il provvedimento introduce un protocollo sperimentale nazionale di monitoraggio che prevede l’esecuzione di alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale, la prevenzione e la diagnosi precoce di eventuali esiti o complicanze legate al Covid-19 in modalità gratuita per il paziente

La stima è di circa 257mila persone coinvolte nel monitoraggio di cui circa 164mila ex malati gravi di Covid che non pagheranno il ticket su visite ed esami fino al 2023

Durante il periodo di osservazione vengono quindi garantite prestazioni gratuite volte all’analisi delle principali funzioni interessate dalla malattia, ossia respiratoria, cardiaca, renale ed emocoagulativa

Nella fase sperimentale rientrerebbero gli ex malati che hanno avuto il coronavirus, la maggior parte dei quali anziani e con più patologie, che hanno avuto bisogno di ricovero ospedaliero in un quadro grave di Covid-19 e che rischiano di subire maggiori complicanze legate al virus

Le prestazioni oggetto di esenzione vanno dalla spirometria all’elettrocardiogramma fino alle analisi del sangue e delle urine, con una frequenza che varia da esame a esame e che parte da 3 mesi fino a una volta all’anno

Per l’elettrocardiogramma, per esempio, la frequenza è di una volta all’anno, mentre per i prelievi di sangue e l’analisi delle urine è di 3, 6, 12, 24 mesi. In ogni caso la frequenza può variare da persona a persona in base alla prognosi e alle esigenze cliniche che si verificheranno durante il monitoraggio

Tra le altre prestazioni oggetto di esenzione ci sono anche la tomografia computerizzata del torace e colloqui psicologici clinici per i pazienti che sono stati sottoposti a terapia intensiva/subintensiva