Vaccini Covid, Brusaferro (Iss): "Molto probabile una terza dose"

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Lo ha dichiarato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in un'intervista al Messaggero. "La possibilità di somministrare il vaccino di Pfizer ai 12-15enni ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori", ha aggiunto

L'importanza del coinvolgimento delle fasce più giovani nella campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid e l'ipotesi, sempre più probabile, che sia necessaria una terza dose di vaccino. Sono questi i principali temi affrontati dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in un'intervista al Messaggero.
"Sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini", ha dichiarato Brusaferro, sottolineando come la situazione epidemiologica sia in contaste miglioramento. "La combinazione delle misure di distanziamento sociale con la progressiva crescita della vaccinazione ci ha dato questo risultato", ha aggiunto.

Brusaferro: "Continuiamo ad essere prudenti"

Commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia, il presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha invitato gli italiani a "continuare ad essere prudenti". "Ma già tre Regioni hanno numeri da fascia bianca ed è prevedibile che, settimana dopo settimana, se ne aggiungeranno altre - ha aggiunto - Dobbiamo però monitorare le varianti".

"Con vaccino a 12-15 anni in sicurezza scuole"

Sulla possibilità che l'Ema rilasci presto (il 28 maggio) l'autorizzazione al vaccino Pfizer per la fascia 12-15 anni e i futuri sviluppi della campagna di vaccinazione nazionale, Brusaferro ha dichiarato: "La possibilità di somministrare il vaccino di Pfizer ai 12-15enni ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori".
"Penso che dobbiamo muoverci con prudenza, in modo progressivo. Vero è che il numero dei vaccinati sta crescendo, ma è importantissimo, laddove è raccomandato, continuare a usare la mascherina. Procedendo in questo modo possiamo riconquistare sempre nuovi livelli di libertà. Siamo ancora in una fase di transizione", ha aggiunto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, invitando i cittadini a continuare ad osservare le misure di prevenzione e protezione in grado di contrastare la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2. "Ciò che possiamo dire - ha concluso - è che ci troviamo di fronte a scenari di progressivo miglioramento, e questo è molto positivo".

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