Lo ha dichiarato, in un intervento a "Timeline" su Sky TG24, Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano. “I dati su morti e ospedalizzazioni andranno in discesa perché sono legati alla vaccinazione. Rimane la possibilità di un rialzo del numero di casi che potrebbe comunque determinare delle variazioni in peggioramento sugli altri parametri e far risalire, seppur non in modo così proporzionale come in passato, il numero di casi”, ha aggiunto
“Riapriamo con grande buon senso e monitoriamo in modo tale che si possa procedere in un’ottica di certezza verso continue aperture". Lo ha dichiarato, in un intervento a "Timeline" su Sky TG24, Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia.
“I dati su morti e ospedalizzazioni andranno in discesa perché sono legati alla vaccinazione. Rimane la possibilità di un rialzo del numero di casi che potrebbe comunque determinare delle variazioni in peggioramento sugli altri parametri e far risalire, seppur non in modo così proporzionale come in passato, il numero di casi”, ha aggiunto.
Pregliasco: "Ben venga revisione parametri colori"
Pregliasco si è poi dichiarato favorevole all'ipotesi di cambiare il sistema di valutazione del rischio epidemico nelle Regioni sostituendo l’Rt, l’indice di reinfezione, con indicatori che riguardano l’accesso ai ricoveri ospedalieri.
"Ben venga la revisione di alcuni parametri come l’Rt l’ospedaliero invece dell’Rt dei sintomatici perché ci serve per monitorare la tendenza di quelle forme più pesanti che necessitano l’ospedalizzazione e una capacità di risposta del SSN che ci vede ben messi, siamo sul 20-25% a seconda delle Regioni di occupazione di posti letto. Però 20% non vuol dire che le terapie intensive siano proprio libere”, ha dichiarato il virologo.
“Sono per una progressione continua delle riaperture che ci induca all’attenzione e a volere l’obiettivo più importante della migliore estate possibile. Andiamo avanti con piccoli passi e date certe, che è quello che angoscia, oltre alla chiusura, tutte le categorie produttive che devono avere degli elementi certi. Il punto è che ci stiamo avvantaggiando degli effetti delle chiusure, ma oggi c’è ancora la possibilità di incontrare qualcuno che ci possa contagiare. Bisogna continuare a monitorare per vedere questo trend di miglioramento”, ha aggiunto.
Vaccini proteggono anche da varianti indiane
A proposito dei vaccini anti-Covid, il virologo ha rassicurato sulla loro efficacia contro le varianti, incluse quelle indiane.
“Possiamo essere tranquilli per la capacità dei vaccini di proteggerci dalle due varianti indiane. Dobbiamo attenerci a quelle indicazioni che ci invitano a ridurre al minimo i contatti a rischio”, ha detto il virologo dell’Università di Milano.
"No-Vax non comprendono l’aspetto solidale della vaccinazione"
Nel corso del suo intervento Pregliasco ha parlato anche dei no-vax.
“I no-vax ingurgitano qualsiasi tipo di farmaci senza storie quando c’è l’emergenza della malattia e il gioco fra rischio e beneficio viene facilmente accettato. Sulla vaccinazione incredibilmente si inseriscono elementi di sfiducia verso le istituzioni. C’è proprio una difficoltà di considerare questa patologia grave. È vero che la maggior parte delle persone che la subiscono può raccontarcelo, però statisticamente ci sono ancora quote di mortalità nonostante i risultati ottenuti. Si disquisisce anche sull’effetto della mascherina, e dei suoi presunti effetti sulla respirazione. È incredibile ma rimane difficile far comprendere anche l’aspetto solidale della vaccinazione”, ha dichiarato il virologo dell’Università di Milano, per poi spiegare: “Riducendo la quota di soggetti suscettibili riduciamo la possibilità che le persone possano essere contagiate. Questo è banale e di buon senso ma è proprio l’elemento diffusivo è fondamentale".
Pregliasco: "Ragazza vaccinata con 4 dosi sta bene"
Pregliasco ha poi rassicurato sulle condizioni di salute della giovane che aveva ricevuto, per errore, quattro dosi di vaccino.
“Sta bene la di là dello spavento e dell’attenzione mediatica. I parametri sono più che buoni, al di là dello spavento non ci saranno possibili danni perché nella fase uno della sperimentazione una quota parte dei volontari aveva subito concentrazioni più alte di vaccino. Ed è proprio questa la finalità dei primi studi”, ha dichiarato il virologo dell’Università di Milano. “Anche in Germania 8 casi analoghi nei quali non si sono poi visti ad oggi effetti pesanti. Detto questo stiamo lavorando tutti ad aumentare l’indice terapeutico di sicurezza del vaccino per aumentare il numero di persone che vogliono vaccinarsi", ha aggiunto.
Pregliasco: "Vaccinare i maturandi? Buona idea"
Sulla possibilità di vaccinare i maturanti, il virologo ha commentato: “È una buona idea per affrontare in sicurezza questo passaggio importante della propria vita. J&J va bene come AstaZeneca per loro". "Ad oggi, al di là dell’aspetto, preferenziale, ritengo tutti i vaccini utili per tutti. Vanno usate le munizioni che ci sono a disposizione in questo momento, proprio perché la velocità è l’elemento determinante per riuscire a tornare ad una vita normale”, ha concluso rassicurando sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid attualmente in uso.