Turismo, Bonaccini: “Garavaglia dica no alle isole Covid free”

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Lo ha scritto il presidente della Regione Emilia-Romagna sui social. “Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre", ha sottolineato. "Piuttosto il Governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale", ha poi aggiunto, commentando le ipotesi al vaglio del Governo per rilanciare il settore del turismo, di cui ha parlato anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia

Tra le varie proposte al vaglio del Governo per impostare le prove di ripartenza e rilanciare, ad esempio, il turismo, si è parlato nelle scorse ore della possibilità di rendere alcune isole “Covid free”, come sta facendo anche la Grecia, con l’obiettivo di immunizzare l’intera popolazione di un territorio, meta turistica per molti. Ne ha parlato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia ("possiamo farlo"), ma anche i presidenti di Sardegna e Sicilia, Christian Solinas e Nello Musumeci, che hanno chiesto al premier, Mario Draghi, di "avere il coraggio" di andare oltre la proposta di vaccinazione delle sole isole minori e puntare a immunizzare con il vaccino l'intera popolazione delle due isole più grandi. Puntuale, è arrivata però la risposta a questa proposta, da parte di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. "Mi auguro che il ministro del turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di 'isole Covid free'. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre", ha scritto sui social.

Il caso delle Eolie e il passaporto vaccinale

Tra le prime aree che punterebbero a raggiungere lo status di “Covid free”, potrebbero esserci le isole Eolie, che stanno approntando un piano per raggiungere l’obiettivo prima dell'estate. Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha riferito che sono già 2.500 i vaccinati, 1.800 con la prima dose e 700 con il richiamo. Attualmente, i positivi sono scesi a 16, con un solo ricoverato a Messina. "Sono a favore di Sicilia e Sardegna e la loro proposta di comprare i vaccini anche di tasca loro pur di ripartire con il turismo", aveva sottolineato il leader della Lega, Matteo Salvini. "Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo", ha comunque aggiunto ancora Bonaccini, nel suo post. E anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha elogiato l’opportunità del passaporto vaccinale, una possibilità che è allo studio del Governo italiano. Una soluzione, tra l’altro, che hanno adottato anche altri Paesi, per attrarre i turisti. "Lavoriamo al Green Pass che prevede tre condizioni: il vaccino, avere avuto il Covid e il tampone negativo. Non è discriminatorio e da noi esiste già in Sardegna. È un modello che sta già prendendo piede, perché ad esempio ci sono già numerosi voli che procedono così”, aveva spiegato proprio Garavaglia. 

Una possibile data per la ripartenza del turismo

Per il rilancio del settore del turismo, tra i più colpiti dalla pandemia, si è ipotizzato anche una data precisa, ovvero il 2 giugno: "È la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi", ha auspicato Garavaglia. Incoraggiante, in questo senso, il pensiero del premier Draghi, che ha sottolineato però di non poter indicare una data perché tutto dipende dall'andamento epidemiologico e dalle vaccinazioni: "Garavaglia dice a giugno. Speriamo, magari anche prima, chi lo sa. Non diamo per abbandonata la stagione turistica, tutt’altro", ha detto. 

 

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