Covid Francia, i professionisti del vino chiedono di ricevere il vaccino con priorità

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Alla base della richiesta, come sottolineato dal sindacato degli enologi del Paese, il fatto che i “professionisti della degustazione, in particolare enologi e sommelier, siano stati particolarmente colpiti nella loro attività professionale da anosmia (perdita dell'olfatto) e ageusia (perdita del gusto)"

I professionisti francesi che lavorano nel settore del vino vorrebbero poter usufruire di un accesso prioritario nell’ambito delle vaccinazioni contro il Covid-19. A sottolinearlo, un articolo pubblicato su “Euronews” che riprende un comunicato stampa diffuso dal sindacato degli enologi del Paese.

I motivi della richiesta

Gli esperti di vino transalpini, infatti, si dicono "particolarmente colpiti" nella loro professione a causa della perdita del gusto o dell'olfatto, generata proprio dal Covid-19. La richiesta, si legge ancora, arriva tra l’altro in una fase in cui le autorità francesi hanno affermato che lavoreranno per accelerare le vaccinazioni, che sono iniziate a ritmo lento in Francia. In particolare, tra le figure che potranno ottenere un accesso prioritario al vaccino, ci sono gli insegnanti, coinvolti nella campagna vaccinale a partire da aprile. "Operatori sanitari, dell’istruzione e lavoratori in prima linea meritano di avere un accesso prioritario alla vaccinazione, ma pensiamo che i professionisti della degustazione, in particolare enologi e sommelier, siano particolarmente colpiti nella loro attività professionale da anosmia (perdita dell'olfatto) e ageusia (perdita del gusto)", ha riferito Didier Fages, presidente del sindacato dei professionisti del vino.

Uno studio sul tema

Secondo l’esperto, il Covid-19 potrebbe anche far sì che chi lavora nell’ambito dell’enologia non sia più in grado di "esercitare la propria professione". "La vaccinazione è l'unica azione preventiva possibile", ha detto, chiedendo "un'attenzione speciale" per tutte quelle persone che svolgono questa tipologia di professione. Proprio il sindacato ha sottolineato che in uno studio del 2020 è emerso come su 2.625 professionisti del vino in 37 Paesi, quasi il 38% ha perso il gusto o l'odore a causa del Covid e che gli stessi non sono stati in grado di continuare ad esercitare la loro professione. Ad oggi, conclude “Euronews”, in Francia circa 6,5 ​​milioni di persone hanno ricevuto una prima dose del vaccino anti-Covid, pari al 9,8% della popolazione totale.

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