
Covid, dalla febbre agli antivirali: il vademecum per le cure a casa. DOMANDE E RISPOSTE
Un documento della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) - in collaborazione con la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) - spiega come prendersi cura a domicilio di una persona positiva al coronavirus. Nel vademecum, fra le varie cose, si spiega quando ricorrere all’ospedalizzazione, se può servire l’uso di idrossiclorochina o clorochina e quale ruolo possono avere gli integratori alimentari

Un vademecum con le risposte a 11 quesiti che fornisce indicazioni sulle cure a domicilio dei pazienti affetti da Covid-19: dall’ospedalizzazione agli antivirali, dagli integratori agli antibiotici. È il documento stilato dalla Simg, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, in collaborazione con la Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali
Il documento di Simg e Simit
"Anche se oggi conosciamo meglio questo virus - ha sottolineato Claudio Cricelli, presidente della Simg - e possediamo strumenti utili a identificare i soggetti che possano più facilmente sviluppare una forma aggressiva della malattia, è necessario utilizzare indicazioni semplici e comprensibili sulla base delle evidenze scientifiche disponibili e delle raccomandazioni ufficiali del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità"
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Come possono i medici identificare i pazienti Covid-19 asintomatici, lievi, moderati o gravi?
Secondo l'Oms, il caso di Covid-19 asintomatico è definito come una persona con un test di amplificazione degli acidi nucleici (Naat) positivo per Sars-CoV-2 in assenza di sintomi. Il paziente sintomatico lieve soddisfa invece la definizione di caso di Covid-19 senza evidenza di polmonite virale o ipossia

Quali pazienti Covid-19 potrebbero essere trattati a casa?
I pazienti asintomatici o quelli con malattia lieve o moderata senza fattori di rischio per evoluzione sfavorevole (inclusi età superiore a 60 anni, fumo, obesità, malattie cardiovascolari, diabete mellito, malattia polmonare cronica, malattia renale cronica, immunosoppressione e cancro) possono non richiedere intervento medico in urgenza o ricovero ospedaliero e potrebbero essere sufficientemente assistiti presso il loro domicilio
Come gestire la febbre nei pazienti Covid-19 a casa?
L'Oms raccomanda che i pazienti Covid-19 ricevano un trattamento per la febbre e dolore associato all'infezione. Il paracetamolo è suggerito come una scelta sicura e raccomandabile per la gestione precoce e domiciliare dello stato febbrile nei pazienti Covid-19

I farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), inclusi l'acido acetilsalicilico e l'ibuprofene, sono risultati efficaci nel trattamento della sindrome simil-influenzale Covid-19 correlata e inoltre dimostrano un potenziale beneficio nel contrastare la tempesta citochinica proinfiammatoria generata dall'infezione con conseguente riduzione del rischio di peggioramento delle manifestazioni respiratorie
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Quali parametri clinici dovrebbero essere valutati a casa?
La pulsossimetria domiciliare, valutata a riposo e dopo sforzo (test del cammino o della sedia), è un modo sicuro e non invasivo per valutare la saturazione di ossigeno nel sangue. La frequenza respiratoria è un altro parametro facilmente valutabile a casa

La tachipnea è un termine usato per definire la respirazione rapida e superficiale, che non deve essere confusa con l'iperventilazione, che si verifica quando il respiro di un paziente è rapido ma profondo. La tachipnea negli adulti è definita dalla presenza di più di 20 atti respiratori/minuto, considerando che 10-20 atti respiratori/minuto rappresentano il limite della norma

Quando un paziente Covid-19 dovrebbe essere ospedalizzato?
Il ricovero è necessario quando i segni vitali diventano instabili ma anche quando la saturazione di ossigeno diminuisce rapidamente, cioè entro 2 ore. I pazienti scarsamente sensibili alla somministrazione di ossigeno dovrebbero essere urgentemente ricoverati in ospedale, se fattibile. La decisione di ricoverare un paziente Covid-19 dipende anche dall'impossibilità di fornire un'adeguata assistenza domiciliare a causa delle condizioni socio-familiari di base

Quale trattamento antivirale potrebbe essere utile a casa per i pazienti con Covid-19 da lieve a moderato?
La somministrazione di terapia antivirale non è raccomandata a domicilio. Data l'evidenza di inefficacia lopinavir/ritonavir non è raccomandato per il trattamento di pazienti con Covid-19

È utile somministrare idrossiclorochina o clorochina per il trattamento domiciliare dei pazienti Covid-19?
Alcuni autori hanno suggerito l'uso di idrossiclorochina o clorochina per la prevenzione o il trattamento domiciliare precoce dei pazienti Covid-19. Tuttavia, in una recente revisione sistematica e meta-analisi di studi randomizzati controllati, non è stata trovata alcuna prova dell'efficacia dell'idrossiclorochina o della clorochina
La profilassi antitrombotica è giustificata per i pazienti Covid-19 a casa?
Covid-19 è una malattia particolarmente debilitante, anche per i pazienti con sintomi lievi, pertanto, i pazienti sono spesso costretti a letto per diverse settimane, con un rischio maggiore di eventi tromboembolici

L'eparina può proteggere l'endotelio, probabilmente riducendo il livello dei biomarcatori infiammatori, e può prevenire la disfunzione polmonare micro e macrocircolatoria e possibilmente limitare il danno d'organo. Pertanto, i pazienti Covid-19 costretti a letto con sintomi respiratori acuti potrebbero essere trattati con Ebpm a casa per prevenire il tromboembolismo polmonare

Quando è utile somministrate gli steroidi a casa per i pazienti Covid-19?
L'Oms raccomanda l'uso di steroidi (ad. es i cortisonici ndr) nel Covid-19 solo per malattia severa ed è contraria al suo utilizzo su pazienti Covid-19 non gravi. La maggior parte dei pazienti Covid-19 a casa non è grave, quindi l'uso di steroidi a domicilio è limitato

Quando è indicato somministrare antibiotici ai pazienti Covid-19 a casa?
Gli antibiotici non dovrebbero essere prescritti a casa a meno che non vi sia un forte sospetto clinico di una superinfezione batterica durante il corso di Covid-19, come evidenziato da una ricomparsa di febbre dopo un periodo di defervescenza e/o evidenza radiologica di polmonite di nuova insorgenza e/o evidenza microbiologica di infezione batterica

Integratori alimentari: sono efficaci per prevenire o curare Covid-19?
In uno studio prospettico osservazionale, la carenza di vitamina D è stata riscontrata essere più frequente nelle forme severe di Covid-19 tali da richiedere il ricovero in terapia intensiva. Pertanto, alcuni autori hanno suggerito l'uso della vitamina D con l'obiettivo di prevenire o trattare il Covid-19 ma sono necessari ulteriori studi, inclusi studi randomizzati controllati, per valutare l'efficacia della supplementazione di vitamina D sul decorso clinico di Covid-19