Vaccino AstraZeneca, ecco le ultime raccomandazioni dell'Aifa

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Sono contenute nell’ultima circolare pubblicata, dal titolo “Aggiornamento vaccini disponibili contro Sars-Cov-2/Covid-19 e chiarimenti sul consenso informato”. Tra le indicazioni, quella legata alla “verifica dello stato di salute e/o di patologia anche in occasione della seconda somministrazione”, per la quale, tra l’altro, deve essere previsto l’utilizzo dello stesso vaccino di AstraZeneca ricevuto con la prima dose, al fine di completare il ciclo di vaccinazione

"La verifica dello stato di salute e/o di patologia anche in occasione della seconda somministrazione" del vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca "si pone quale elemento imprescindibile per la decisione di procedere alla vaccinazione da parte del personale sanitario". E' questa una delle segnalazioni apparse nella nuova circolare del ministero della Salute, redatta dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dal titolo “Aggiornamento vaccini disponibili contro Sars-Cov-2/Covid-19 e chiarimenti sul consenso informato”. (Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICIPillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntate)

Una verifica su eventuali modificazioni dello stato di salute

E’ l’ultima circolare, datata 9 febbraio, in ordine di tempo che aggiorna sulle raccomandazioni delle autorità sanitarie in merito ai sieri anti coronavirus, nello specifico proprio quello di AstraZeneca. "E’ necessaria una verifica da parte del personale sanitario preposto alla vaccinazione in merito ad eventuali modificazioni dello stato di salute e/o di patologia intercorse dopo la somministrazione della prima dose, ivi compresi eventuali reazioni avverse e/o effetti collaterali, da annotarsi nella scheda anamnestica", si legge ancora nel documento. In merito al consenso informato, si spiega inoltre, la manifestazione di consenso sottoscritto in occasione della somministrazione della prima dose “è valida per tutto il ciclo vaccinale, comprensivo di prima e seconda dose”. Non è dunque necessaria la compilazione ulteriore del modulo di consenso all'atto della seconda dose vaccinale.

Usare lo stesso vaccino

Gli esperti segnalano poi ancora che non ci sono dati disponibili sull'intercambiabilità del “Covid-19 Vaccine AstraZeneca” con altri vaccini anti-Covid per completare il ciclo di vaccinazione. Infatti, si legge, "i soggetti che hanno ricevuto la prima dose di Covid-19 Vaccine AstraZeneca devono ricevere la seconda dose di Covid-19 Vaccine AstraZeneca per completare il ciclo di vaccinazione".

Milano - Febbre e influenza - Vaccino e farmaci per combattere la fabbre - Termometro e iniezione (Milano - 2016-11-22, Rich / IPA) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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La seconda dose del vaccino e le categorie a cui è raccomandato

L’Aifa, inoltre, "raccomanda che la seconda dose del vaccino AstraZeneca dovrebbe essere somministrata idealmente nel corso della 12/a settimana (da 78 a 84 giorni) e comunque ad una distanza di almeno 10 settimane (63 giorni) dalla prima dose".  Il vaccino AstraZeneca viene raccomandato, ad oggi, alle persone che hanno dai 18 e fino al compimento dei 55 anni in assenza di patologie che aumentino il rischio clinico associato all'infezione da Sars-CoV-2. Tra le categorie per cui viene raccomandato il siero, la priorità di somministrazione, si legge ancora nella circolare che richiama l'aggiornamento del Piano nazionale delle vaccinazioni, sarà per il personale scolastico e universitario docente e non docente, per le forze armate e di polizia, per gli ambienti maggiormente a rischio come penitenziari e luoghi di comunità e “per il personale di altri servizi essenziali e, a seguire, per il resto della popolazione".

In gravidanza

In base alle attuali conoscenze scientifiche, hanno sottolineato ancora gli esperti, la somministrazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca "non può essere raccomandata né controindicata alle donne in gravidanza e in fase di allattamento”. Infatti, viene spiegato, “la somministrazione del vaccino potrà essere effettuata solo successivamente all'analisi, caso per caso con la figura professionale sanitaria di riferimento, dei potenziali rischi e dei potenziali benefici per la madre, il feto e il neonato". Al momento, inoltre, "non è noto se Covid-19 Vaccine AstraZeneca sia escreto nel latte materno".

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