A metterlo a punto un team di ricercatori dell’Università di Tianjin che hanno sviluppato un nuovo enzima sintetico, chiamato “"clusterzyme". Dai test di laboratorio sui topi è emerso come l’enzima abbia efficacemente alleviato la neuroinfiammazione e le lesioni cerebrali, oltre ad aver diminuito significativamente i fattori di infiammazione
Grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Università di Tianjin, nella Cina settentrionale, è stato possibile sviluppare un nuovo enzima sintetico che potrebbe mostrare grandi potenzialità di applicazione nel trattamento delle neuroinfiammazioni, che comprendono anche il morbo di Alzheimer e le lesioni cerebrali. L'enzima in questione è chiamato "clusterzyme" ed è stato progettato dagli studiosi attraverso la sostituzione di un singolo atomo. Lo studio è stato pubblicato all’interno della rivista scientifica “Nature Communications”.
I test sui topi
Nel corso dei loro test, come riporta un comunicato dell’agenzia di stampa cinese Xinhua, i ricercatori hanno dimostrato che questo enzima è cataliticamente potente e selettivo per la modulazione della neuroinfiammazione, un processo infiammatorio che può essere provocato da un danno tissutale sistemico o, più spesso, associato ad un danno diretto a carico del sistema nervoso centrale. In particolare, l’attività antiossidante di questo enzima sarebbe 160 volte più potente di quella della vitamina E naturale idrosolubile e nove volte quella degli antociani, dei pigmenti vegetali idrosolubili presenti nei fiori, nei frutti, nelle foglie o nei fusti di molte piante che assumono colore diverso, rosso, azzurro o violetto, come spiega anche il portale del polo ospedaliero "Humanitas". Si tratta di sostanze molto importanti per il benessere dell'organismo umano, “dal momento che svolgono diverse funzioni protettive. Le principali funzioni benefiche che vengono loro attribuite riguardano le loro capacità antiossidante, antinfiammatoria, antinvecchiamento e anti-radicali liberi a favore delle cellule del nostro organismo”. Per arrivare ai loro risultati, i ricercatori cinesi hanno condotto una serie di esperimenti sui topi, da cui è emerso come il clusterzyme abbia efficacemente alleviato la neuroinfiammazione e le lesioni cerebrali degli animali, oltre ad aver diminuito significativamente i loro fattori di infiammazione. In particolare, come spiegato dagli stessi studiosi, caratteristica particolare di questo enzima sono le sue piccole dimensioni che consentono il filtro naturale del rene, con la conseguenza che l'uso di farmaci contenenti clusterzyme può evitare danni agli organi come fegato e, appunto, reni.
Il ruolo degli enzimi
Gli esperti, infine, hanno sottolineato il ruolo degli enzimi come catalizzatori importanti nell’organismo, in virtù del fatto che possono aumentare la velocità di reazione chimica di oltre 100 volte in normali condizioni di temperatura e pressione. Ed il loro utilizzo riveste un ruolo significativo in campi della medicina come la neurologia, i trattamenti dei tumori e i biosensori. Tuttavia, hanno concluso i ricercatori, la maggior parte degli enzimi naturali sono difficili da preparare e conservare, poiché mostrano una scarsa stabilità e richiedono condizioni catalitiche difficili, rendendo difficile ottenerne un'applicazione su larga scala. Gli scienziati, ora, hanno in programma di implementare le funzioni del clusterzyme e di esplorare il suo potenziale terapeutico nel trattamento di altre importanti neuroinfiammazioni e malattie, come confermato da Zhang Xiaodong, coordinatore del team di ricerca.