Covid, scoperta nuova variante in Uk. Oms: non ci sono prove che si comporti diversamente

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Per la dottoressa Maria Van Kerkhove "non ci sono prove” che la variante di Sars-CoV-2 scoperta in Gran Bretagna “si comporti in modo diverso”

Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, ha reso noto che nel Regno Unito è stato identificato un nuovo ceppo del coronavirus Sars-Cov-2, che potrebbe essere associato a una diffusione più rapida del Covid-19. Il segretario di stato ha assicurato che “nulla suggerisce” che va variante abbia causato forme patologiche peggiori o che i vaccini non siano più efficaci. Ha precisato anche che 60 diverse autorità locali in Inghilterra hanno registrato infezioni da Covid causata della nuova variante.

Le rassicurazioni dell’Oms

Nel corso del consueto briefing dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sul Covid-19, la dottoressa Maria Van Kerkhove ha dichiarato che al momento “non ci sono prove” che la variante del coronavirus scoperta in Gran Bretagna “si comporti in modo diverso”. Il nuovo ceppo “viene già monitorato dal Virus Evolution Working Group nel contesto delle varie mutazioni del virus scoperte nei visoni in diverse parti del mondo”, ha aggiunto l’esperta.

La distribuzione del vaccino anti-Covid nel Regno Unito

Dall’8 dicembre, nel Regno Unito è iniziata la somministrazione del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech. Le prime persone a riceverlo sono state una donna di 90 anni e un uomo 81enne di nome William Shakespeare. Nei giorni successi al cosiddetto V-Day, molte altre dosi del vaccino sono state somministrate alle categorie a rischio, tra cui anziani e operatori sanitari. Tra quest’ultimi sono stati vaccinati anche due italiani: si tratta di Elena Baraldi, 30enne modenese, infermiera al Croydon University Hospital di Londra e Paolo Ciardelli, 28 anni, di Piacenza, fisioterapista al Guy's and St Thomas' Hospital nella capitale inglese. Entrambi hanno spiegato che in seguito all’iniezione non hanno avuto alcun effetto collaterale, a differenza di quanto avvenuto in alcuni soggetti con alle spalle una storia di reazioni allergiche. Per questa categoria la vaccinazione è fortemente sconsigliata, com’è stato reso noto mercoledì 9 dicembre dall'autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) del Regno Unito.

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