Lo ha dichiarato nel corso di un intervento ad Agorà, su Rai 3, il consulente scientifico del ministero della Salute. "Credo che se viene adeguatamente spiegato che questo vaccino è sicuro e che è l'unico modo per tornare alla normalità, la gente si convinca”, ha aggiunto
Rispetto all'obbligatorietà del vaccino contro il Covid-19 "per il momento ho consigliato al ministro di prevedere la volontarietà per gli adulti" ma "se capissimo che serve il 90-95% di copertura per ottenere l'immunità di gregge, senza la quale ci troveremmo di fronte alla necessità di dover bloccare la produttività e la mobilità per il Paese, si potrebbe, per cause di forza maggiore, valutare anche l'obbligo". Lo ha dichiarato, nel corso di un intervento ad Agorà, su Rai 3, Walter Ricciardi, professore di Igiene dell'Università Cattolica e consulente scientifico del ministero della Salute, nel quale ha anche sottolineato: "Credo che se viene adeguatamente spiegato che questo vaccino è sicuro e che è l'unico modo per tornare alla normalità, la gente si convinca".
Ricciardi: “Vaccino? Sono per persuasione, non obbligo”
"Penso che l'obbligatorietà sia una scelta giusta per i bambini, ma per gli adulti io propongo la persuasione e la non obbligatorietà”, ha ribadito Walter Ricciardi, nel corso del suo intervento.
Covid, Crisanti a Sky TG24 sul vaccino: "Non cambio idea: rendere pubblici i dati"
Sul tema del vaccino contro il Covid-19, si è espresso in mattinata anche Andrea Crisanti, direttore di microbiologia e virologia all'Università di Padova.
In un intervento a Buongiorno su Sky TG24, il virologo ha ribadito la propria posizione dopo le polemiche per le sue parole durante il Festival della divulgazione scientifica di "Focus", in cui parlando dell’eventuale primo vaccino aveva detto: "Senza dati non me lo faccio, perché voglio essere rassicurato che è stato testato e soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia”.
"Non ho cambiato posizione: ribadisco che sulle basi delle conoscenze che abbiamo oggi non mi farei il vaccino. Se dovessero rendere pubblici i dati e la comunità scientifica ne validasse la bontà me lo farei, non ho alcun dubbio su questo”, ha ribadito Crisanti. “I difetti stanno nella procedura affrettata per l'approvazione del farmaco", ha aggiunto il professore dell’Università di Padova. E sul rendere o meno il vaccino obbligatorio spiega: "Non esiste che per un vaccino approvato con una procedura affrettata debba essere prevista l’obbligatorietà”.