Covid-19, Crisanti a Sky TG24: “La situazione è preoccupante, lo dicono i numeri”

Salute e Benessere

Il virologo, ordinario di Microbiologia presso l'Università di Padova, in un intervento a “Buongiorno” ha fatto il punto sulla situazione coronavirus in Italia, definendo “irrealistica” la possibilità che il vaccino sia pronto tra due mesi

"La situazione è sicuramente molto preoccupante, lo dicono i numeri. Anche retrospettivamente guardando a come stavamo a fine giugno e luglio, quando avevamo 150 casi, sicuramente i numeri di oggi dimostrano che non si è fatto abbastanza per consolidare questi risultati”. Sono le parole del virologo Andrea Crisanti,  ordinario di microbiologia all'Università di Padova, intervenuto su Sky TG24 nel corso di “Buongiorno”. 

Facendo il punto sulla situazione coronavirus in Italia, l’esperto ha aggiunto: “A questo punto rimangono le solite misure restrittive, che speriamo riducano i contagi e che non si arrivi a misure estreme di lockdown”. 

 

Crisanti: “Serve rete di controllo sul territorio per bloccare catene trasmissione”

 

Secondo Crisanti, per cercare di bloccare la trasmissione del coronavirus, “bisogna creare una rete di controllo e di tracciamento sul territorio che permetta di bloccare le catene di trasmissione. Altrimenti non se ne esce”. 

“Questa rete se c’è sicuramente non è sufficiente e già diverse Regioni hanno ammesso di non essere in grado di fare nessun tracciamento e di non essere in grado di bloccare la trasmissione, questo è il vero problema. Supponiamo di controllare questa ondata in quattro o sei settimane nella migliore delle ipotesti e se tutto funziona, e poi cosa facciamo? Rimuoviamo le restrizioni e i contagi ripartono? Questa catena si rompe soltanto creando un sistema di sorveglianza nazionale omogeneo in grado di tracciare i contatti che permetta di isolare in maniera sistematica i contagiati”, ha dichiarato il direttore di microbiologia e virologia presso l'Università di Padova. 

 

Crisanti: “Vaccino Covid tra 2 mesi è irrealistico”

 

Nel corso del suo intervento, Crisanti ha affrontato anche il tema dei vaccini per il coronavirus Sars-CoV-2. “Mandare messaggi dicendo che avremo il vaccino fra uno o due mesi sicuramente intercetta le aspettative di tutti quanti, ma lo vedo piuttosto irrealistico”, ha dichiarato l’esperto, precisando che probabilmente “fra due mesi qualcuno dirà che abbiamo un vaccino, ma tra dirlo e fare uno studio pilota e poi distribuirlo passano tanti mesi”.

Crisanti: “Ranieri Guerra sui tamponi? Ci dica che soluzione ha lui”

 

Commentando le parole del direttore generale aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra, che ha dichiarato che non è con l'intensificazione dei tamponi che si risolve il problema, Crisanti ha precisato: “Bisogna chiedere a Ranieri Guerra che soluzione ha lui per bloccare la trasmissione? Ci sono esempi estremamente virtuosi che hanno dimostrato che l’intensificazione dei tamponi funziona, come la Corea del Sud, il Giappone, Taiwan e anche l’Australia e la Nuova Zelanda, non volendo includere la Cina. In queste nazioni ha funzionato”.

“Il dottor Guerra – ha aggiunto – è anche la persona che all’inizio dell’epidemia ha detto che gli asintomatici non esistevano. Le persone dovrebbero un attimo riflettere prima di parlare”.

 

Crisanti: “Tamponi rapidi? Non andrebbero usati per sorveglianza e prevenzione”

 

L’esperto a proposito dell’utilità dei tamponi rapidi ha poi spiegato che questi strumenti “hanno dei grossi problemi”. “A mio avviso i tamponi rapidi non dovrebbero essere usati in azioni né di sorveglianza né di prevenzione. Purtroppo hanno una sensibilità che è intorno al 70%, perché su dieci positivi ne mancano tre”, ha aggiunto l’esperto. 

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