Coronavirus, Guerra (Oms): “Per ora non vedo rischi di altri lockdown”

Salute e Benessere

Il membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) ha spiegato che nelle ultime settimane c’è stata una lenta risalita del numero di persone positive, che per il momento non ha portato a intasamenti in ospedale. “La situazione è sotto controllo”, ha rassicurato

Nonostante l’aumento dei casi di coronavirus, ben documentato dall’ultimo rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute, la situazione in Italia è ancora “sotto controllo”. A dichiararlo, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, è stato Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts). “Non ci sono state esplosioni di casi, bensì una lenta risalita di persone positive, che per il momento non ha portato a intasamenti in ospedale. Il sistema di monitoraggio dà la possibilità di controllare la situazione e di capire se peggiora”, ha spiegato l’esperto.

Guerra: “Essenziale individuare subito i focolai”

 

“Gli italiani, a differenza di quanto si dice, sono molto disciplinati, a parte qualche episodio isolato di mancato rispetto delle regole. La gente ha capito che non si può scherzare. Inoltre, il sistema di ricerca dei contatti è stato rafforzato con risorse umane e strumentali da ministero e regioni. Siamo il primo Paese per numero di tamponi effettuati, con una logistica molto efficace disposta dal commissario straordinario”, ha aggiunto Guerra. L’esperto ha poi sottolineato che è importante individuare subito i focolai per evitare che raggiungano dimensioni tali da richiedere un secondo lockdown. Nel loro rapporto settimanale, anche l’Iss e il ministero della Salute hanno invitato a non sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto a un eccessivo rilassamento delle misure.

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L’invito a scaricare l’app Immuni

 

Pur escludendo il rischio di altre chiusure totali, Guerra ha comunque invitato gli italiani a dare “un’altra prova di collaborazione”, scaricando l’app Immuni. “È la migliore in Europa, la più garantista per la privacy”, ha sottolineato. “Quando ordiniamo un pasto con Internet o acquistiamo un oggetto online allora sì che siamo identificabili. Non capisco come mai si debba aver paura di un’applicazione che aiuterebbe, invece, a contrastare l’epidemia, specie con l’arrivo dell’autunno che porterà con sé un inevitabile aumento di casi Covid confondibili con l’influenza ordinaria”.

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