Influenza, Galli a Sky TG24: “Le farmacie faticano a reperire il vaccino”

Salute e Benessere

Nel corso di un intervento al programma “Buongiorno”, il primario infettivologo dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano ha spiegato che i bambini e gli anziani saranno i primi a essere vaccinati

Nel corso di un intervento al programma “Buongiorno”, su Sky TG24, Massimo Galli, primario infettivologo dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano ha affrontato i temi del vaccino antinfluenzale e dell’arrivo del coronavirus in estate nelle Regioni in precedenza poco colpite. Sul primo punto, il medico ha spiegato che le farmacie lamentano di non trovare il vaccino o di avere difficoltà a reperirlo. “Spero che questi problemi vengano superati in fretta”, ha dichiarato Galli.

Il vaccino antinfluenzale per le categorie a rischio

Parlando delle categorie che correrebbero rischi maggiori nel caso in cui dovessero contrarre l’influenza, per via di un sistema immunitario debilitato o varie patologie, l’esperto ha dichiarato che dovrebbero avere il vaccino per prime e con una disponibilità importante. “Dovremmo avere una certa copertura per i bambini, mentre per gli anziani arriverà al limite temporale utile, almeno in Lombardia. Preferirei che per gli operatori sanitari, che dovrebbero assolutamente vaccinarsi in massa, avessimo la disponibilità del vaccino un po’ prima, ma a quanto pare non sarà così”, ha spiegato Galli. In Italia la vaccinazione è fortemente consigliata e offerta gratuitamente a tutti i soggetti che, nel caso in cui dovessero contrarre l’influenza, correrebbero un rischio maggior di andare incontro a complicanze.

 

“L’estate ha portato il coronavirus nelle Regioni prima poco colpite”

“Questa estate purtroppo ha rimescolato le carte e Regioni che erano state poco colpite e che avevano fatto molto bene il lockdown si sono viste arrivare infezioni che in precedenza non avevano. Servirà stare molto attenti proprio in quelle Regioni”, ha affermato Galli, parlando dell’evoluzione dell’emergenza Covid-19 in Italia. “Per quanto riguarda la nostra situazione - ha aggiunto - stiamo certamente meglio rispetto alla Francia e alla Spagna e speriamo che la situazione non cambi, però è un dato di fatto che potremmo avere dei problemi, quindi bisogna tenere alta l’attenzione. Le prossime due o tre settimane saranno cruciali per l’osservazione, il contenimento e l’intervento immediato sulla limitazione dei focolai”.

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