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Stress, rabbia e altruismo. Così la pandemia ha cambiato gli italiani

Salute e Benessere

Sono aspetti emersi dai dati preliminari legati al progetto “Collaborative Outcomes study on Health and Functioning during Infection Times” (COH-FIT), un ampio studio internazionale rivolto alle popolazioni dei Paesi colpiti dalla pandemia di coronavirus che coinvolge quasi 200 ricercatori in oltre 40 nazioni

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Il “Collaborative Outcomes study on Health and Functioning during Infection Times” (COH-FIT) è un ampio progetto internazionale rivolto alle popolazioni dei Paesi colpiti dalla pandemia di coronavirus. Il progetto coinvolge quasi 200 ricercatori in oltre 40 nazioni, ed è stato approvato e ufficialmente supportato da numerose società scientifiche e associazioni professionali nazionali ed internazionali. Dai risultati preliminari legato a questo studio è emerso che la popolazione italiana ha reagito all’emergenza sanitaria con dimostrazioni di stress, solitudine e rabbia. Ma anche con numerosi comportamenti altruistici.

Italiani e coronavirus - ©Fotogramma

Un questionario tradotto in 30 lingue

Lo studio è stato coordinato per l’Italia da Marco Solmi, medico e psichiatra del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova. "Si tratta di un questionario anonimo tradotto in 30 lingue pensato per bambini adolescenti e adulti", ha spiegato l’esperto. "Ad oggi ha già analizzato quasi 95mila risposte in oltre 100 paesi e la raccolta dati è' ancora attiva per i prossimi mesi”, ha aggiunto. Attualmente i risultati preliminari legati alla popolazione italiana, con circa 10.000 partecipanti, hanno mostrato che “stress, solitudine e rabbia sono aumentati durante la pandemia nella popolazione generale, ma che lo sono anche i comportamenti altruistici", ha sottolineato Solmi.

I dati preliminari emersi

In particolare, secondo i ricercatori, lo stress ha colpito le donne e gli anziani, mentre sia solitudine sia rabbia hanno condizionato più nello specifico le donne e i giovani. "D'altro canto, i comportamenti altruistici invece sono aumentati in tutta la popolazione. Oltre la metà della popolazione è rimasta soddisfatta delle scelte governative e la soddisfazione è risultata particolarmente elevata negli anziani”, ha segnalato l’esperto. Tra i risvolti emersi, quello legato all’informazione. “Oltre 4/5 della popolazione ha aumentato il tempo trascorso sui media, ed in particolare donne e giovani”, ha detto Solmi. E tra le strategie di adattamento alla situazione? “Tra le più efficaci sono risultate i contatti diretti, dove possibile, l'esercizio fisico e l'utilizzo di Internet. Ma anche quella di informarsi sulla pandemia legata al coronavirus, le interazioni sociali via media/remoto, lo studiare o imparare qualcosa di nuovo, il lavorare sul posto o da casa, l'utilizzo dei media, il trascorrere del tempo con un animale domestico, oltre all'intimità fisica e all’attività sessuale, quest’ultimo aspetto maggiormente negli uomini", ha poi concluso l’esperto.

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