
Addio al superticket, da settembre non si paga più. Ecco cosa cambia
Dal 1° settembre non si pagherà più la quota aggiuntiva di 10 euro su visite mediche specialistiche e gli esami clinici. Molte regioni lo avevano già abolito, ma ora la nuova misura uniformerà i provvedimenti regionali ed è valida per tutti i cittadini, a prescindere dal reddito. Per chi non è esonerato in base al reddito, resta il costo del ticket

Dal 1° settembre il superticket, la quota aggiuntiva di 10 euro sul ticket per le visite mediche specialistiche e gli esami clinici, sarà abolito. Ecco cosa cambia
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L'abolizione, prevista nell'ultima manovra, è diventata legge il 23 dicembre con l'approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2020 da parte del parlamento
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Molte regioni lo avevano già abolito, del tutto o in parte: la prima a farlo era stata l'Emilia Romagna, nel luglio 2018, per redditi fino ai 100.000 euro lordi, l'ultima la Lombardia, dal primo marzo 2020
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La nuova misura uniformerà i vari provvedimenti regionali ed è valida per tutti i cittadini, a prescindere dal reddito

Resta, invece, per chi non è esonerato in base al reddito, il costo del ticket in sé, variabile a seconda delle prestazioni sanitarie e pari a circa 30-35 euro.

Per il ticket, ovvero la compartecipazione alla spesa sanitaria che è a carico degli assistiti, inclusa quella per farmaci, pronto soccorso o impegnative per visite ed esami medici, si spendono ogni anno quasi 3 miliardi di euro

Solo una parte di questi 3 miliardi riguarda il superticket

Il superticket era stato introdotto come "tassa provvisoria" nel 2011, durante il periodo della Spending review

Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, con l'abolizione del superticket si cancella una "misura iniqua" che ha pesato soprattutto su chi ha meno possibilità di curarsi a causa del basso reddito, ovvero secondo stime circa 4 milioni di persone

"Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione", ha affermato il ministro Speranza