Coronavirus, Fondazione Gimbe: "Non rivedremo le drammatiche scene di marzo e aprile"
Salute e BenessereLo dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe che ha presentato il monitoraggio sulla diffusione del Covid-19 in Italia nell’ultima settimana. In aumento il rapporto positivi/testati
Nella settimana dal 19 al 25 agosto, rispetto alla precedente, i nuovi casi di coronavirus in Italia sono praticamente raddoppiati. In particolare, sono cresciuti del 92,4% (6.538 a fronte di 3.399), grazie anche all'aumento delle persone testate (309.127 contro 180.300). È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe di Bologna, il cui presidente Nino Cartabellotta ha già sottolineato come, nonostante i dati, non si ripeterà lo scenario degli scorsi mesi. “Se è legittimo chiedersi se i numeri attuali sono i segnali di una nuova ondata – commenta - è ragionevolmente certo che non rivedremo le drammatiche scene di marzo e aprile perché oggi la situazione epidemiologica è attentamente monitorata, il servizio sanitario è ben organizzato e, dunque, non potrà esserci alcun effetto sorpresa".
Gli altri dati sul coronavirus in Italia
"In soli sette giorni - prosegue Cartabellotta - si sfiora il raddoppio dei nuovi casi totali, non solo per l'incremento dell'attività di testing (+48%), ma anche per l'aumento del rapporto positivi/casi testati”. Un dato che infatti è salito dallo 0,8% al 2,1%. “Queste spie rosse, piuttosto che generare inutili allarmismi, devono infondere una comune consapevolezza sull'andamento dell'epidemia nel nostro Paese al fine di mantenere alta la guardia, sia da parte delle istituzioni che devono potenziare la sorveglianza epidemiologica, sia da parte dei cittadini chiamati ad attenersi a tutte le misure di sicurezza, senza minimizzazioni di sorta". Relativamente ai dati ospedalieri si conferma il trend in crescita anche dei pazienti ricoverati con sintomi (+25,5%) e di quelli in terapia intensiva (+13,8%). Considerevole l'aumento dei tamponi: +48,8%.
Il 92% dei positivi è concentrato in 11 regioni
Dei 19.714 i casi attualmente positivi al Covid-19 in Italia - emerge ancora dal rapporto – il 91,8% è raccolto in undici regioni. Nello specifico il 29,4% in Lombardia, il 33,4% in Lazio, Emilia-Romagna e Veneto e un ulteriore 29% in Campania, Piemonte, Toscana, Sicilia, Puglia, Sardegna e Liguria. Il restante 8,2% dei positivi si colloca in sette regioni e due province autonome. Confermate le ampie variabilità regionali ma solo in quattro fanno registrare una riduzione di nuovi casi, peraltro piuttosto esigua (-55). Nelle altre si rileva un aumento complessivo di 3.194 nuovi positivi, con un range che varia dai 677 del Lazio ai 4 della Valle d'Aosta. Stabile il numero di nuovi
casi in Basilicata (+14).