Unicef, quasi 7 milioni di bimbi a rischio malnutrizione in più per il coronavirus

Salute e Benessere

Un’analisi dell’Unicef rende noto che 6,7 milioni di bambini sotto i cinque anni potrebbero soffrire di denutrizione per le conseguenze dell’epidemia da Covid-19

Sono 6,7 milioni i bambini sotto i cinque anni che potrebbero diventare pericolosamente denutriti a causa dell’impatto socio-economico del coronavirus. A dirlo è l’Unicef, che ha pubblicato un’analisi sulla rivista The Lancet. L'80% di questi bambini proviene dall'Africa subsahariana e dall'Asia meridionale.

Le reazioni dell’Unicef

"Sono passati sette mesi da quando sono stati segnalati i primi casi Covid-19 ed è sempre più chiaro che le ripercussioni della pandemia stanno causando più danni ai bambini che il virus stesso”. Questo il primo commento del direttore generale dell'Unicef Henrietta Fore riguardo gli ulteriori 6,7 milioni di bambini sotto i cinque anni che potrebbero soffrire di malnutrizione acuta. “La povertà delle famiglie e i tassi di insicurezza alimentare sono aumentati. I servizi nutrizionali essenziali e le catene di approvvigionamento sono stati interrotti. I prezzi dei prodotti alimentari sono saliti alle stelle”, le cause evidenziate da Fore. “La malnutrizione acuta – aggiunge il presidente della sezione italiana dell’associazione, Francesco Samengo - è una forma di malnutrizione pericolosa per la vita dei bambini, in quanto li rende troppo magri e deboli, a maggior rischio di morire, o di crescere, svilupparsi e apprendere in modo inadeguato”.

I numeri

“Secondo l'Unicef, anche prima della pandemia erano 47 milioni i bambini che soffrivano di malnutrizione acuta nel 2019 – va avanti Samengo -. Senza un'azione urgente il numero globale potrebbe raggiungere la cifra di quasi 54 milioni nel corso dell'anno. Questo porterebbe la malnutrizione a livelli mai visti in questo millennio".  Secondo quanto riporta The Lancet l’impatto del Covid-19 ha fatto crescere del 14,3% la malnutrizione dei più piccoli nei paesi poveri. Significherebbe oltre 10.000 decessi in più ogni mese. Inoltre, i rapporti Unicef dei primi mesi della pandemia indicano una riduzione complessiva del 30% della copertura dei servizi nutrizionali essenziali, spesso salvavita. In alcuni paesi, queste interruzioni hanno raggiunto il 75-100% durante il lockdown. Ad esempio, in Afghanistan e Haiti. “Non possiamo permettere che i bambini siano le vittime ignorate di questa emergenza – conclude Fore -. Non dobbiamo limitarci ad affrontare le sfide poste dalla pandemia e i suoi impatti secondari sui bambini, ma anche delineare un futuro più luminoso per loro”.

GENOA, ITALY - JULY 24: Recovered Coronavirus patient Remo Giacometti, 72-years-old, is comforted by a medical staff as he uses an exercise bike at the Department of Rehabilitative Cardiology of ASL 3 Genova on July 24, 2020 in Genoa, Italy. Remo, who has been an underwater diver for many years, suffers from respiratory diseases that force him to use an oxygen cylinder to breathe. Because of Covid-19 he remained in hospital for three months. There is an estimated 14 million confirmed Coronavirus cases worldwide, with a reported 8 million recovering patients. In 80 percent of COVID-19 cases, recovery is complicated, leaving physical and psychological consequences that do not easily subside or allow survivors to return to normal life. The first Covid veterans gym, a project of Genoa's ASL 3 and rehabilitation cardiology department directed by cardiologist Piero Clavario, aims to address this. Designed to reactivate the heart, muscles and lungs, the gyms rehabilitation process gives patients a 2-month protocol, overseen by a staff of four doctors, three nurses, one psychologist and a physiotherapist. Of approximately 700 patients who were previously hospitalized with Covid, 100 patients were selected to participate in the gym, with the first 12 patients now six weeks into their rehabilitation process. Treatment is designed to combat numerous effects of the disease. Half of all patients hospitalized for Covid will be left with lung fibrosis, causing difficulty breathing. The nervous system is also affected as evidenced by the loss of taste and smell. Meanwhile 80 percent of patients suffer cognitive impairments such as memory loss and orientation difficulties, 40 percent show symptoms of depression and others experience chronic fatigue and rapid weight loss. (Photo by Marco Di Lauro/Getty Images)

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