Gli alimenti possono trasmettere il virus? Indossare più di una mascherina protegge meglio? I fumatori sono a maggior rischio? A queste ed altre domande sul coronavirus hanno risposto dal Ministero della Salute, chiarendo alcune notizie non vere
Dalle cure preventive fai da te all’acqua del rubinetto e ai cibi, dalle mascherine fatte in casa al rischio nei fumatori. Ogni settimana gli esperti del Ministero della Salute lavorano per sgomberare il campo da notizie prive di fondamento scientifico legate al coronavirus e che potrebbero trarre in inganno, soprattutto in questa fase così delicata del contenimento. Ecco allora le ultime 10 fake news sfatate dagli specialisti. (LE FAKE NEWS PIU' RECENTI)
Contatti, acqua e cibo
Uno dei temi trattati riguarda il contatto con persone infette. E’ falso sostenere che se si hanno avuto contatti con soggetti positivi al virus si possano prendere dei medicinali che prevengono l’infezione, in una sorta di cura fai da te. Infatti, almeno al momento, non esiste ancora nessuna terapia utilizzabile in via preventiva. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha autorizzato diversi studi per la sperimentazione di medicinali per il trattamento di Covid-19 e l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha ammesso che attualmente ci sono 40 medicinali e 12 vaccini in via di sviluppo e che su due vaccini sono stati avviati studi clinici di Fase I. Ma si tratta, ribadiscono gli esperti, di studi sperimentali: nessun farmaco ha ancora dimostrato la sua efficacia nel trattamento di Covid-19. Due precisazioni quindi su acqua e cibi: è assolutamente falsa la tesi secondo cui ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l'acqua del rubinetto. Berla è del tutto sicuro anche perché le pratiche di depurazione abituali sono efficaci nell'abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus e alla fase finale di disinfezione. Un’altra falsa ipotesi, cui non dare credito, riguarda il virus e la trasmissione tramite alimenti: di solito, dicono gli esperti, le malattie respiratorie non si trasmettono con il cibo, ma questo se possibile deve essere manipolato rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti. (CORONAVIRUS, TWITTER CONTRO I POST "PERICOLOSI")
Le mascherine
Capitolo mascherine, altro tema al centro dell’attenzione in questi giorni. Le mascherine fatte in casa proteggono dal nuovo coronavirus? E’ del tutto falso anche perché l’uso di maschere di “fortuna”, come sciarpe, bandane, maschere di garza o di cotone non è consigliato: non sono dispositivi di protezione autorizzati e quindi non hanno i requisiti richiesti. In sostanza la loro capacità protettiva non è nota. Indossare due o tre mascherine una sull’altra permettono maggiore protezione? Anche in questo caso si tratta di una bufala: indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Una aiuta a limitare la diffusione del virus, in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Senza dimenticare che l'uso ragionato delle mascherine è fondamentale per evitare inutili sprechi. (TUTTE LE FONTI DAVVERO ATTENDIBILI)
I fumatori rischiano di più?
Nell’analisi, gli esperti dedicano un punto anche ai fumatori. E’ vero che rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19? Secondo l’Oms è probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus in quanto l'atto del fumo fa sì che le dita siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, possono anche avere patologie pregresse ai polmoni, fattore che aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite. (OMS, OCCHIO ALLE FAKE NEWS)
Dagli essiccatori per mani al bagno caldo
Ecco poi altri temi smentiti. Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus? Falso, perché non esistono evidenze scientifiche che questi strumenti siano in grado di uccidere il nuovo coronavirus. Per proteggersi dall’infezione il metodo più sicuro resta sempre il solito: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol. E dopo aver averlo fatto bisogna asciugarle accuratamente. E poi ancora: fare un bagno caldo previene il Covid-19? La risposta degli esperti è no. La normale temperatura corporea rimane tra 36,5° e 37° gradi, indipendentemente dalla temperatura del bagno o della doccia che facciamo. Fare un bagno con acqua estremamente calda può anzi essere dannoso e provocare bruciature alla pelle. Infine: chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus? E’ una teoria cui non credere dal momento che le evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree, comprese quelle con clima caldo e umido. (IL FACT- CHECKING IN ITALIA)
Le zampe dei cani
Un ultimo capitolo è dedicato agli animali, su cui già gli esperti si erano espressi con alcuni consigli. Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina? Assolutamente no, dato che non risultano dati approvati secondo cui che i cani e gli animali d'affezione in generale possano trasmettere il coronavirus. La candeggina, poi, non va assolutamente usata per disinfettare le zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua. Quando si rientra in casa si può detergere l’animale con prodotti senza aggiunta di profumo (acqua e sapone neutro sono l’ideale) e poi asciugarle bene. Non vanno usati, dunque, prodotti aggressivi né quelli a base alcolica. (LE CONTROMISURE DEI SOCIAL)