Finora è stato denominato temporaneamente “2019-nCoV”, un titolo che include l’anno della sua scoperta, la sigla “CoV”, che sta per coronavirus, e la lettera “n”, che indica i termini utilizzati dagli scienziati per differenziare il nuovo virus dai precedenti
Il nuovo coronavirus, che ha fatto la propria comparsa nella città cinese di Wuhan, nell’Hubei, lo scorso 24 dicembre, potrebbe presto avere un nome ufficiale (LE ULTIME NOTIZIE SUL VIRUS). Finora il virus cinese è stato denominato temporaneamente “2019-nCoV”, un insieme di caratteri che include l’anno della sua scoperta, la sigla “CoV”, che sta per coronavirus, il gruppo di virus a cui appartiene, e la lettera “n”, per indicare “new” o “novel”, ovvero i termini utilizzati dagli scienziati di tutto il mondo per differenziare il nuovo coronavirus dai precedenti.
Il titolo temporaneo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo Crystal Watson, del Johns Hopkins Center for Health Security, “non è facile da usare e i media e la popolazione usano altri nomi per riferirsi al virus”.
Per ovviare a questa mancanza, l’Oms ha affidato il "compito urgente" di decidere formalmente un nome per il virus all’International Committee on Taxonomy of Viruses. Come riporta la Bbc, stando a quanto comunicato dall'ICTV, l'annuncio ufficiale avverà in tempi brevi.
Perché è importante trovare un nome ufficiale?
"La denominazione di un nuovo virus è spesso piuttosto ritardata e l'attenzione finora è stata rivolta alla risposta alla salute pubblica, il che è comprensibile", ha spiegato Crystal Watson.
"Ma ci sono ragioni per cui la denominazione dovrebbe essere una priorità: il pericolo quando non si ha un nome ufficiale è che le persone iniziano a usare termini come China Virus, e questo può creare una reazione contro certe popolazioni”.
I nomi ufficiali possono anche rivelarsi problematici
I nomi ufficiali dei virus possono talvolta rivelarsi problematici. Nel 2015 l'Organizzazione mondiale della sanità ha criticato il nome Mers (Sindrome respiratoria del Medio Oriente): “alcuni nomi di malattie hanno provocato un contraccolpo contro membri di particolari comunità religiose o etniche e creato barriere ingiustificate ai viaggi, al commercio e innescato inutili macellazioni di animali alimentari”.
Stando alle linee guida stilate dall’Oms, il nome del nuovo coronavirus dovrebbe essere breve e descrittivo e non potrebbe includere località geografiche, nomi di persone, animali o di un cibo e riferimenti a una particolare cultura o industria.
Inoltre, come ha riferito Benjamin Neuman, professore di virologia che fa parte del gruppo di studio dell’ICTV, il nome ufficiale “deve essere facile e rapido da pronunciare”.
Oltre ad aiutare la popolazione a capire il virus, l'ICTV spera che il nome ufficiale consentirà ai ricercatori di concentrarsi sulla sua lotta risparmiando tempo e confusione. "In futuro scopriremo se abbiamo fatto bene", ha dichiarato Neuman.