Influenza, impennata di casi nella prima settimana del 2020: più 20%
Salute e BenessereA rivelarlo è Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), che invita i soggetti a rischio, quali gli anziani e coloro che soffrono di patologie croniche, a vaccinarsi entro fino gennaio
Il 2020 è iniziato con un’importante impennata dei casi di influenza su tutto il territorio nazionale: nella prima settimana del nuovo anno è stato registrato un aumento del 20% dei pazienti colpiti dai virus influenzali.
A rivelarlo è Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), facendo riferimento alle informazioni emerse dagli studi dei medici di famiglia sparsi per tutta Italia.
L’esperto, invita i pazienti a rischio, quali gli anziani e coloro che soffrono di patologie croniche, a vaccinarsi entro fino gennaio, ricordando che la stagione influenzale si protrarrà ancora per alcuni mesi.
In crescita i casi di influenza
"Stiamo entrando nella fase di picco dell'influenza stagionale e tra Capodanno e l'Epifania abbiamo registrato un incremento dei casi. Dall'inizio di gennaio abbiamo avuto almeno un 20% in più di persone colpite, e questo si è rilevato in generale su tutto il territorio nazionale”, ha spiegato Silvestro Scotti, aggiungendo che durante le festività natalizie, con la chiusura degli istituti scolastici, “si è determinata essenzialmente una contaminazione di tipo intrafamiliare”, e che probabilmente con la riapertura delle scuole si registrerà un ulteriore aumento dei casi di influenza.
Aumento delle complicanze correlate ai virus influenzali
L’aumento dell’incidenza dell’influenza ha determinato anche all’accrescimento delle complicanze correlate ai virus influenzali.
“Abbiamo visto soprattutto un aumento delle complicanze di tipo respiratorio e bronchiale con alcuni casi più gravi di polmonite, soprattutto nei soggetti più fragili come gli anziani”, ha spiegato il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale, esortando i pazienti a rischio a vaccinarsi entro la fine nel mese: “È importante che i soggetti più a rischio, come anziani o malati cronici, si vaccinino e per farlo c'è ancora tempo fino alla fine di gennaio. L'influenza si protrarrà infatti per alcuni mesi e, dunque si è ancora in tempo per immunizzarsi e non incorrere in complicanze”.