Carie nel 6% dei bimbi italiani a 2-3 anni: genitori responsabili

Salute e Benessere

L’incidenza del problema tenderebbe a crescere nei bambini più grandi. Secondo una nuova indagine, mamme e papà sottovalutano il problema e hanno poca consapevolezza dei potenziali rischi 

I genitori italiani faticano a tenere sotto controllo l’igiene orale dei propri figli: ad appena 2-3 anni, il 6% dei bambini ha già i denti cariati, un problema che tende a diffondersi con l’aumentare dell’età. Secondo un’indagine pubblicata sullo European Journal of Paediatric Dentistry tra i principali responsabili di questo fenomeno ci sarebbero proprio mamma e papà, rei di non sottoporre i piccoli al controllo del dentista. Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno guardato a 3000 bambini e i rispettivi 2522 genitori, che hanno formato il campione rappresentativo della popolazione italiana tra 0 e 71 mesi.

Carie dentale legata a abitudini dei bambini italiani

L’indagine volta a svelare le abitudini legate all’igiene orale dei bambini italiani è stata condotta dal Dipartimento di odontoiatria materno-infantile dell’Istituto Stomatologico Italiano, l’Istituto Mario Negri, attraverso il proprio Laboratorio di epidemiologia degli stili di vita, e Doxa, società di ricerche di mercato. I dati emersi dicono che dei circa 1500 bambini che utilizzavano il biberon prima di addormentarsi, il 10% lo faceva con l’integrazione di sostanze zuccherine, presenti anche nel 18% dei bimbi che ricorrevano al ciuccio, cioè 7 su 10. Inoltre, andando oltre i due anni di età, sei bambini su 10 non erano mai stati visitati dal dentista e in neanche l’1% dei casi c’era stato un consiglio specifico in questo senso da parte del pediatra.

Le responsabilità dei genitori

Il ruolo di mamma e papà risulta però fondamentale secondo l’indagine, che rivela come circa l’80% dei genitori ritenesse la carie una malattia infettiva, ignorando in molti casi il legame tra la salute della bocca e quella generale. Addirittura, circa il 50% ha ammesso di aver iniziato a lavare i denti al proprio figlio dopo l’anno di vita. La frequenza della carie aumentava inoltre nei bimbi che consumavano più spuntini tra i pasti e, in particolare, nei figli di fumatori o di genitori anch’essi con poca cura dell’igiene orale. Secondo il presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp) Mario Aimetti basterebbero poche semplici azioni per prevenire la carie, dalla pulizia dei denti due volte al giorno anche nei più piccoli alla riduzione di spuntini o bevande zuccherate. Il fenomeno va però risolto alla base e "servono quindi campagne di informazione sulle poco salutari abitudini che favoriscono il problema, così come servirebbe maggiore dialogo con i pediatri, in grado di poter sensibilizzare la famiglia sull’importanza della prevenzione”. La carie, sottolinea Aimetti, non è infatti un problema estetico ma rischia di portare a conseguenze più serie, da infezioni a denti mal posizionati.

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