Malattie sessualmente trasmissibili, i casi sono in aumento

Salute e Benessere

I dati, di cui medici ed esperti hanno discusso in un convegno organizzato dall’Istituto superiore di Sanità, parlano di 357 milioni di nuovi casi rilevati nel mondo 

Le infezioni a trasmissione sessuale, secondo i dati raccolti dagli esperti, risultano in incremento in tutto il mondo e anche in Italia, con una stima di 357 milioni di nuovi casi, riguardanti in particolare quattro infezioni batteriche, cioè la clamidia, la gonorrea, la sifilide e la trichomonas vaginalis.

Le principali infezioni

La clamidia, come riporta il sito dell’Istituto superiore di Sanità (ISS) è una delle più comuni Infezioni sessualmente trasmesse, causata da un batterio intracellulare obbligato, chiamato chlamydia trachomatis. Le manifestazioni cliniche sono spesso molto lievi, tanto da non essere riconosciute dalle persone che hanno contratto l’infezione, mentre le conseguenze a carico dell’apparato riproduttivo, specie femminile, possono essere molto gravi. In particolare, tra l’1 e il 30% delle donne con infezione da clamidia non trattata può sviluppare la malattia infiammatoria pelvica che a sua volta può portare, nel 10/20% dei casi, a sterilità. Tra gli uomini, il danno permanente sembra meno frequente, anche se alcuni studi segnalano una possibile correlazione tra l’infezione da clamidia e la sterilità maschile. La gonorrea, invece, è un’infezione causata dal batterio ‘neisseria gonorrhoeae’ e, a livello mondiale, è la seconda più diffusa infezione sessualmente trasmissibile di tipo batterico dopo la clamidia. La sifilide è causata dal batterio ‘treponema pallidum’ e per incidenza è la terza più diffusa dopo clamidia e la gonorrea. Infine la trichomonas vaginalis o 'infezione da trichomonas’ colpisce soprattutto le donne, interessando uretra, vagina, cervice e qualche volta anche le vie urinarie ed è causata da un protozoo, il trichomonas vaginalis appunto. E' molto contagiosa e nell'uomo è più rara e determina spesso un'infezione subclinica. La trasmissione può essere diretta, per contatto sessuale, ma anche indiretta, attraverso l'utilizzo di indumenti e oggetti contaminati ma queste ultime evenienze sono, però, molto meno comuni.

Sensibilizzare ragazzi e ragazze

Per sensibilizzare sul tema ragazzi e ragazze, proprio l’Istituto Superiore di Sanità Proprio ha indetto il convegno “Una giornata all’Istituto Superiore di Sanità dedicata ai giovani – Istituzioni a confronto per la prevenzione delle Infezioni a trasmissione sessuale”. Accesso ai test, attività di informazione, individuazione dei canali comunicativi efficaci sono tra i principali temi al centro dell’incontro, discussi con l’obiettivo di favorire la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse. Oltre a queste, spiegano gli esperti, altrettanto alta è la prevalenza delle infezioni ad eziologia virale con 417 milioni di persone che hanno contratto l’herpes simplex di tipo 2 e 291 milioni di donne con papillomavirus. Queste infezioni, sostenute da batteri, virus, protozoi e funghi, sono trasmesse nel corso dei rapporti sessuali non protetti e possono essere passeggere o diventare croniche, con conseguente compromissione della qualità della vita, legata a limitazioni della salute sessuale e riproduttiva, oltre al rischio di sviluppare alcune tipologie di tumori.

Salute e benessere: Più letti