Influenza H1N1, record di vittime in Myanmar

Salute e Benessere

Nell’ex Birmania è scattata l’emergenza, dopo che è stato superato il record di morti del 2017, con gli 87 del 2019. Ecco cos’è il virus e quali sintomi possono manifestarsi nell’uomo 

Si aggrava ancora il bollettino medico che riguarda il Myanmar (ex Birmania) ed il virus dell’influenza stagionale A/H1N1. Con gli ultimi 6 decessi, è salito ad 87 in tutto il numero delle vittime da inizio 2019, superando il record negativo che risaliva al 2017 quando i morti furono 38. Il preoccupante dato è segnalato direttamente dal Dipartimento di Pubblica Salute del Myanmar. Il virus è molto esteso nella nazione del sudest asiatico e le vittime sono distribuite in nove tra regioni e stati. Yangon, nota anche come Rangoon, la città più grande del paese, ha registrato il numero maggiore di decessi: qui sono morte addirittura 63 persone, mentre nella regione di Ayeyawaddy ne sono decedute 8 e in quella di Bago 5. Per far fronte all’emergenza, anche il Ministro della Salute e dello Sport, Myint Htwe, ha chiesto maggiore slancio al Paese nell'affrontare la questione, monitorando attentamente lo sviluppo del contagio influenzale.

Cos’è il virus A/H1N1

Come riporta il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell'Istituto Superiore di Sanità, il virus epidemico influenzale A/H1N1 è un sottotipo di virus di influenza umana che contiene geni di virus aviari, suini e umani in una combinazione che negli ultimi anni non era mai stata osservata prima, in nessuna area del mondo. Questa differisce dall’influenza suina, un’infezione virale acuta delle vie respiratorie dei maiali causata da virus influenzali di tipo A. Il tasso di mortalità tra i maiali è basso e la guarigione avviene in circa 7-10 giorni. Le infezioni influenzali di origine suina, possono colpire anche uccelli selvatici, pollame, cavalli ed esseri umani, ma la trasmissione intraspecie è considerata un evento raro. Ad oggi, nei maiali sono stati identificati tre sottotipi principali di virus influenzali di tipo A: H1N1, H1N2, H3N2.

I sintomi dell'influenza

Per gli esseri umani, i sintomi dell'influenza dovuta al virus sono simili a quelli della classica influenza stagionale, ovvero febbre, sintomi respiratori come tosse o naso che cola, mal di gola, dolori muscolari, mal di testa, brividi, affaticamento, vomito o diarrea. In alcuni casi, potrebbero verificarsi complicazioni gravi anche in persone infettate dal virus che generalmente sono considerate sane. Questi sintomi si verificano da uno e cinque giorni (noto come periodo di incubazione) dopo l'esposizione a una persona infetta, quando il virus si diffonde nell'aria tramite starnuti e colpi di tosse o anche attraverso mani contaminate da secrezioni.

Come si contrae

Le persone contraggono l’infezione da nuovo virus influenzale di tipo A/H1N1 allo stesso modo in cui prendono l’influenza stagionale. Si diffonde da persona a persona tramite le goccioline contenute nello sternuto o nel colpo di tosse di una persona infetta. Indirettamente, quando le goccioline o altre secrezioni nasali o della gola, si depositano sulle mani o su altre superfici che vengono a contatto con la bocca o il naso di altre persone.

I consigli per i viaggiatori

In una dichiarazione dell’aprile 2009, l’organizzazione Mondiale della sanità, che non raccomanda restrizioni sui viaggi internazionali, ha considerato prudente che le persone malate cancellino i propri viaggi internazionali. Inoltre consigliava a chiunque sviluppasse sintomi di ritorno da un viaggio internazionale, di mettersi subito in contatto con un medico. Per quanto riguarda invece le persone che hanno intenzione di viaggiare in zone in cui sono stati registrati casi di virus influenzale A/H1N1, a loro è fortemente consigliato di consultare i siti dell’Oms, dei ministeri degli Affari esteri del proprio Paese o le autorità nazionali di sanità pubblica.

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