Influenza, i farmaci da banco da evitare per i malati di cuore

Salute e Benessere
Foto di archivio (Getty Images)

Gli esperti dell’American Heart Association consigliano ai soggetti che soffrono di disturbi cardiovascolari di evitare gli antinfiammatori e i decongestionanti  

La stagione dell’influenza entra nel vivo in questo inizio di 2019 e in molti, ai primi sintomi, ricorrono a diversi farmaci per cercare un rapido sollievo, senza tuttavia prestare attenzione ai possibili effetti collaterali. In particolare, le persone che soffrono di pressione alta o di altri disturbi cardiaci devono essere estremamente cauti nell’assumere i farmaci da banco contro i malanni di stagione, perché questi medicinali potrebbero peggiorare ulteriormente la loro situazione. Lo riferisce l’American Heart Association (AHA) attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale, dove sottolinea che la probabilità di un infarto in tutti i soggetti con fattori di rischio cardiovascolare triplica prendendo un antinfiammatorio.

No ad antinfiammatori e decongestionanti

Sondra DePalma, assistente medico presso il PinnacleHealth CardioVascular Institute, in Pennsylvania, spiega che, oltre agli antinfiammatori non steroidei, categoria di cui fanno parte l'acido acetilsalicilico e l'ibuprofene, i pazienti malati di cuore dovrebbero evitare anche i farmaci decongestionanti orali come quelli a base di pseudoefedrina, che, come riferisce Erin Michos del Johns Hopkins Ciccarone Center for the Prevention of Heart Disease, “fanno restringere i vasi sanguigni, diminuendo i fluidi presenti nei seni nasali. Ma se si ha la pressione alta o un problema al cuore l'ultima cosa che serve è costringere i vasi sanguigni e questo può peggiorare la condizione”.
Se i sintomi sono lievi o moderati, l’esperto consiglia di riposarsi e di bere molti liquidi: prevenire la disidratazione, infatti, aiuta a ridurre i dolori del corpo e a liberare le mucose, rendendo quindi meno necessari i decongestionanti.

Possibili alternative

Le linee guida consigliano di sostituire i decongestionanti con la soluzione salina o con antistaminici, mentre al posto degli antinfiammatori andrebbero usati quelli topici o il paracetamolo. “Ci sono terapie efficaci che sono meno rischiose e sicuramente dovrebbero essere provate", continua DePalma. “Se necessari, anche gli altri farmaci da banco vanno usati con cautela e se si scopre di soffrire di disturbi come ipertensione o palpitazioni, allora è bene consultare il proprio medico”, conclude.
Infine, gli esperti sono concordi nell’affermare che anche le persone con basso rischio cardiovascolare dovrebbero assumere questi farmaci solo ed esclusivamente sotto consiglio medico.  

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