L’abbattimento era stato sospeso fino al 18 agosto, ma il termine di presentazione delle carte richieste per la biosicurezza è stato anticipato entro le 23.59 di oggi. La fondatrice: “Fatto inaudito, lede nostro diritto alla difesa”
Ennesimo ostacolo per "La Sfattoria Degli Ultimi", il rifugio per animali salvati, principalmente maiali e cinghiali, fondato due anni fa da Paola Samaritani alle porte di Roma. Ad aggiornare la situazione sono gli stessi gestori: "Stamattina mentre stavamo procedendo alla perizia per consegnare la documentazione che ci è stata richiesta per la biosicurezza al Tar del Lazio, ci è arrivata la notizia dai nostri avvocati che il termine di presentazione non è più il 18 agosto alle 23.59 ma stasera alle 23.59".
La fondatrice: “Inaudito, lede nostro diritto a difesa”
Paola Samaritani è arrabbiatissima: "È un fatto inaudito, lede il nostro diritto alla difesa. Sembra un accanimento specifico contro di noi. Già da due giorni i volontari erano al lavoro per adeguare la fattoria alla normativa sulla biosicurezza con l'aiuto dei periti di parte, ma togliere un giorno su tre concessi è un colpo pesante”.
approfondimento
Sfattoria, abbattimento degli animali sospeso fino al 18 agosto
La vicenda
Il calvario del rifugio per gli animali capitolino è iniziato l'8 agosto scorso quando un provvedimento dell'ASL Roma 1 ha ordinato l'abbattimento dei 140 animali (suini e cinghiali) presenti nel rifugio come prevenzione alla diffusione della peste suina. Il rifugio infatti si trova all'interno nella cosiddetta zona rossa decretata dal Commissario straordinario alla Peste Suina Africana Angelo Ferrari.
Il ricorso al Tar
La Sfattoria, aiutata dai legali della LAV (Lega Anti Vivisezione) ha presentato un ricorso al Tar per contrastare l'abbattimento, il tribunale ha accolto la sospensiva del provvedimento e ha stabilito un'udienza per approfondire la questione il prossimo 14 settembre, ma con l'obbligo di invio di una documentazione che chiarisca sul rischio di propagazione dell'epidemia all'interno della struttura.
La petizione online
Nel frattempo la lotta della Sfattoria per salvare gli animali è diventata virale in rete e ha fatto arrivare molti attivisti animalisti da tutta Italia. "La nostra petizione su Change.org è tra le venti più votate in assoluto - spiega Emanuele Zacchini, volontario della Sfattoria - queste persone non lasceranno che questi animali vengano abbattuti. Sono tutti maiali salvati da allevamenti abusivi o chinghiali inurbati che abbiamo recuperato, anche alcuni cinghiali investiti dalle auto che abbiamo curato e salvato". Gli animali ribadiscono gli attivisti sono controllati e sono sani, non sono destinati alla ciclo alimentare. "Non c'è nessun motivo per abbatterli sono qui perché gli abbiamo dato una seconda chance. Chiediamo al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al governatore della Regione Nicola Zingaretti di venire a trovarci e aprire un dialogo".