Mostre gratuite da visitare a Roma in vista del Giubileo, Botero e Marco Manzo

Lazio

L'offerta culturale della Capitale si arricchisce con due nomi di rilievo del panorama artistico italiano. Nelle piazze storiche di Roma, fino al 31 agosto, saranno esposte otto sculture monumentali di Fernando Botero. La Chiesa di Santa Maria dei Miracoli ospita invece le opere dell'artista del tatuaggio

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In un'estate ricca di eventi culturali, Roma offre due esposizioni imperdibili e completamente gratuite: le sculture monumentali di Fernando Botero e l'arte contemporanea di Marco Manzo. Questi eventi non solo arricchiscono l'offerta culturale della capitale in vista del Giubileo della speranza, ma rappresentano anche un'occasione per i visitatori di esplorare l'arte di alto livello senza alcun costo.

Botero al Centro di Roma: Otto Statue Monumentali

Sono otto le sculture monumentali di Fernando Botero nell’allestimento curato da Il Cigno Edizioni, Lorenzo Zichichi, nelle piazze storiche di Roma. Tra le opere esposte, troviamo "Donna seduta" del 2000 e del 1991 a Piazza Mignanelli, "Gatto" del 1999 nella Basilica di San Lorenzo in Lucina, e "Cavallo con briglie" del 2009 a Largo San Carlo al Corso. Le sculture sono accessibili a tutti fino al 31 agosto 2024, permettendo ai passanti di ammirare da vicino il caratteristico stile di Botero.

"Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli"

Aperta fino al 31 agosto 2024, l'esposizione offre al pubblico la possibilità di esplorare una fusione unica di arte religiosa e moderne tecniche di tatuaggio.

La Chiesa di Santa Maria dei Miracoli ospita l’installazione "Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli". Questo evento pionieristico esibisce opere come "La Maddalena pacificata" e la "Croce gloriosa dei miracoli", esplorando temi di conflitto e riconciliazione. La mostra offre una riflessione sulla violenza, con un focus particolare sulle dinamiche di genere, culminando in una visione di pace e speranza.

Integrazione dell'arte contemporanea nel contesto religioso

La mostra di Manzo diventa una metafora della transizione dalla violenza alla riconciliazione, coerentemente con il prossimo Giubileo della speranza. "Il messaggio che promana da questo allestimento ben si coniuga con la celebrazione del giubileo della speranza. Si tratta di un percorso che mette in luce la conflittualità violenta, soprattutto verso le donne, ma approda ad una riconciliazione," commenta Don Pino Lorizio, sottolineando l'importanza di questa narrazione nell'attuale contesto sociale e spirituale. L’installazione è stata fortemente voluta da padre Ercole Ceriani che ha avuto l’intuizione di associare le opere di Manzo ai testi sacri, con il supporto della Soprintendenza dei Beni Culturali e approvata dall’Ufficio Liturgico e da figure ecclesiastiche come Monsignor Daniele Libanori a conferma del riconoscimento istituzionale della mostra. Questo evento arricchisce il tessuto culturale di Roma.

Marco Manzo oltre i confini nazionali

Il successo di Marco Manzo non si limita a Roma. Recentemente, l'artista ha portato la sua visione anche al Metropolitan Museum of Art di New York, dove si è tenuta una Lectio Magistralis sul maestro e sul suo percorso artistico e gli è stato riconosciuto l’ingresso ufficiale del tatuaggio nel mondo dell’arte; sono state inoltre in questo contesto presentate opere come "Asia Argento a colori". Infine, un collezionista privato ha donato al museo tutte le prove d’autore dell’installazione “Lastre” già presentate da Manzo alla Biennale Di Architettura di Venezia, un'installazione che esplora il rapporto tra architettura e corpo umano, mostrando come le sue idee si estendano ben oltre i confini nazionali.

Queste esposizioni gratuite rappresentano un'occasione per i residenti e i turisti di immergersi nell'arte senza barriere, riflettendo sulla capacità dell'arte di connettere la storia, la cultura e la spiritualità in modo inclusivo e innovativo. 

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