Il club giallorosso ha aderito al programma di UNHCR di protezione e assistenza per i rifugiati e ha già provveduto a una prima donazione di 2.000 vestiti per neonati e 1.000 per bimbi. Oggi scenderà in campo contro l’Atalanta indossando una maglia con una patch simbolica recante un cuore con la bandiera ucraina
La Roma ha aderito al programma di UNHCR di protezione e assistenza per i rifugiati nelle regioni adiacenti al conflitto in corso in Ucraina, in particolare attraverso una serie di iniziative rivolte ai più piccoli (LA DIRETTA - LO SPECIALE - I VIDEO DEGLI INVIATI). Il club giallorosso, si legge in una nota, ha già provveduto a una prima donazione di 2.000 vestiti per neonati e 1.000 per bambini. Nel match in programma oggi contro l’Atalanta, inoltre, la squadra indosserà una maglia con una patch simbolica, recante il logo di UNHCR e un cuore con la bandiera dell'Ucraina. Le casacche indossate saranno poi messe all'asta e il ricavato verrà interamente devoluto all'agenzia ONU per le attività a sostegno dei minori ucraini rifugiati.
Le parole del club
“In un momento di enorme apprensione a livello internazionale per la situazione che la popolazione civile sta affrontando in Ucraina, l’AS Roma vuole offrire il proprio supporto ai bambini che stanno subendo le conseguenze della guerra: a loro il Club rivolge un pensiero speciale, assieme a un aiuto concreto che siamo lieti di poter destinare attraverso UNHCR. A tal proposito desidero ringraziare l’Agenzia ONU per averci permesso ancora una volta di poterla affiancare nella sua opera”, ha dichiarato Pietro Berardi, Ceo del club.
Non è la prima iniziativa della società su questo fronte: nel match di settembre contro il Sassuolo, la Roma aveva già indossato una maglia con il logo di UNHCR, donando il ricavato delle aste a favore delle iniziative dedicate al popolo afghano.
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Il ringraziamento di UNHCR
“Ci teniamo a ringraziare l’AS Roma per essere costantemente accanto ai rifugiati in fuga da violenze e persecuzioni - ha affermato Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino -. Purtroppo, dopo poco più di una settimana, 1 milione e 200 mila persone sono state costrette a lasciare l’Ucraina, raramente negli ultimi decenni abbiamo assistito a un esodo così rapido come questo. In maggioranza si tratta di donne e bambini, come sempre i più vulnerabili in una emergenza umanitaria”, le sue parole.