Roma, incendio Ponte di ferro: indagine per rogo colposo, da foto si vede fornello a gas

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L'indagine è per incendio colposo e delitti contro la pubblica incolumità: il fascicolo è stato avviato dopo una prima informativa di carabinieri e vigili del fuoco. Intanto, nell'informativa inviata in procura dalle forze dell'ordine sono stati allegati degli scatti da cui emergerebbe che le fiamme sarebbero partite da un fornelletto a gas in un giaciglio di fortuna presente sotto il ponte

Sul devastante incendio che ha parzialmente distrutto il ponte dell'Industria, meglio noto come Ponte di Ferro, nella notte di sabato, un'indagine per incendio colposo e delitti contro la pubblica incolumità è stata aperta dalla procura di Roma. Il fascicolo è stato avviato dopo una prima informativa di carabinieri e vigili del fuoco. Nell'informativa inviata in procura dalle forze dell'ordine intervenute per l'incendio sono state allegate almeno due foto da cui emergerebbe che le fiamme sarebbero partite da un fornelletto a gas in un giaciglio di fortuna presente sotto il ponte. Il procedimento è stato affidato al procuratore aggiunto Giovanni Conzo (LA STORIA DEL PONTE DI FERRO).

I lavori sul ponte

Ci vorranno mesi prima che il ponte possa riaprire al traffico. Dopo una prima verifica statica della struttura da parte dei vigili del fuoco, verranno infatti eseguiti complessi accertamenti sulla staticità dei metalli. Dopo di che si potrà procedere con i lavori di riadeguamento degli impianti e il ripristino delle parti crollate. Il ponte rappresenta uno snodo nevralgico della viabilità cittadina, collegando i due popolosi quartieri di Ostiense e Marconi. Saranno dunque inevitabili le ripercussioni sulla circolazione. Per questo il Comando Generale della polizia ha previsto un rafforzamento dei servizi di viabilità nella zona con diverse pattuglie nelle aree limitrofe e nei principali punti che incidono sull’area. 

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Le indagini sulle cause

Stando alle prime indagini, dunque, il rogo sarebbe partito da un fornelletto a gas in un giaciglio di fortuna sotto il ponte, nella zona degli accampamenti di clochard in mezzo alle sterpaglie, su una delle sponde del lungotevere. Gli inquirenti hanno analizzato l'area individuando il fornelletto, forse utilizzato da un senza fissa dimora, da cui poi si è sprigionato l'incendio che in pochi minuti ha avvolto quasi completamente la struttura causando anche alcuni crolli. Al momento sembra dunque tramontare l'ipotesi del cortocircuito nelle canaline elettriche che corrono lungo il ponte. Nessuna persona è rimasta coinvolta nel rogo, che ha comunque provocato ingenti danni alla struttura, dichiarata inagibile, oltre a un blackout. Già nel febbraio del 2013 un incendio di proporzioni però più ridotte si era sviluppato dalle stesse baracche che periodicamente vengono sgomberate e ripopolate. L'indagine punta a chiarire le cause del rogo e non è escluso che verrà affidata una consulenza tecnica.

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L’incendio

L’incendio è divampato intorno alle 22.30 di sabato. Immediato l'intervento di sei squadre dei vigili del fuoco, compresi i sommozzatori edil nucleo Nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). A rendere difficoltose le operazioni è stato il fatto che nelle passerelle laterali del ponte, delle quali una è crollata, correvano condotte elettriche e del gas. Italgas ha però puntualizzato che le sue condotte "non hanno subito danni dall'incendio né lo hanno alimentato". Dopo un paio d'ore, intorno a mezzanotte e mezza, le fiamme sono state spente.

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