Pestaggio a Colleferro, 17enne aggredito in strada: arrestati due ragazzi

Lazio

I due giovani, di 18 e 19 anni, sono sospettati dell'aggressione avvenuta nello stesso paese in provincia di Roma dove l'estate scorsa fu picchiato a morte Willy Monteiro Duarte. La vittima, 17enne, si trova in ospedale in prognosi riservata

Sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di lesioni gravissime i due giovani fermati ieri sera perché sospettati di aver picchiato Lorenzo C., 17enne, a Colleferro, la stessa cittadina in provincia di Roma dove l'estate scorsa fu picchiato a morte Willy Monteiro Duarte. Secondo quanto si è appreso, sono due amici, C. M. di 18 anni e L. F. di 19 anni, che abitano a Colleferro e che, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero colpito il ragazzo a calci e pugni. I due sarebbero scappati dopo che il 17enne, sbattendo la testa contro un'auto in sosta, ha perso i sensi per alcuni minuti. Il giovane è ricoverato in prognosi riservata mentre i due aggressori sono stati portati nel carcere di Rieti.

Il pestaggio e le indagini

Per far luce sul pestaggio la Procura di Velletri ha aperto un fascicolo di indagine per lesioni gravissime, gli inquirenti hanno rintracciato i sospettati ieri sera nelle loro abitazioni. I due giovani si erano già cambiati i vestiti, uni di loro aveva già messo una maglia in lavatrice, ma gli abiti indossati durante il pestaggio sono stati ritrovati e sequestrati insieme ai telefoni cellulari che saranno sottoposti ad analisi per cercare foto, messaggi o video utili agli investigatori. Al vaglio anche le immagini delle telecamere della videosorveglianza di zona.
Secondo quanto ricostruito, Lorenzo, originario di Segni, un paese poco distante da Colleferro, era in strada con gli amici quando è stato raggiunto dagli aggressori che lo hanno colpito con dei pugni al volto e poi, una volta caduto a terra e dopo aver sbattuto la testa, anche con un calcio. Sembra che la vittima conoscesse i due e che in passato avessero già litigato. Il 17enne, dopo un primo ricovero presso l'ospedale di Colleferro, è stato trasferito all'ospedale San Giovanni di Roma dove ora si trova in prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di vita.

Lorenzo: “Erano più di due, è stata una vendetta”

"Penso che ad aggredirmi erano più di due", avrebbe raccontato Lorenzo a chi ha avuto modo di parlare con lui. "In passato ho difeso un amico da una presa in giro" avrebbe aggiunto e il pestaggio sarebbe stato una sorta di "vendetta" legata a quell'episodio. Il giovane di Segni e i due aggressori arrestati si conoscevano perché praticano la stessa arte marziale. Una storia che sembra avere tante analogie con quella di Willy Monteiro Duarte.

Le testimonianze e l'ipotesi di un terzo complice

Secondo quanto emerso da fonti investigative, i testimoni ascoltati fino a ora non avrebbero riferito di un terzo soggetto presente sulla scena dell'aggressione. La mamma del 17enne, ascoltata poco dopo, non avrebbe saputo ricostruire invece l'eventuale conoscenza pregressa tra suo figlio e i due arrestati. Secondo il parroco di Colleferro, Luciano Lepore, invece ci sarebbe l'ipotesi di "un terzo giovane in auto, insieme ai due fermati, che dovrebbe aver ripreso la scena". "Mi hanno detto che la polizia ha sequestrato i telefonini per vedere le immagini – ha aggiunto il sacerdote – Da quanto ho capito, due sono scesi dall'auto e hanno picchiato il ragazzo, mentre il terzo è rimasto in macchina per filmare con il cellulare".

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Il sindaco di Colleferro: “Non pensavo di riprovare certe sensazioni”

A dare notizia del pestaggio era stato ieri il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, con un post su Facebook nel quale denunciava l'ennesimo atto di violenza nella sua città. “Non avrei mai pensato di riprovare certe sensazioni, di risentire un nodo alla gola così stretto. Ieri sera alla fine ci sono andato personalmente in Ospedale, assieme al Sindaco di Segni, Piero Cascioli”, ha invece raccontato in un post di oggi il primo cittadino. “Un ragazzo ferito nell’orgoglio che resisteva al dolore con atteggiamento stoico, che si sottoponeva al tampone nonostante il dolore che provava sul viso tumefatto. Avrei voluto stringerlo ma non era possibile: ho cercato di fargli capire che eravamo tutti con lui e che “tutti” significa comunità – ha proseguito Sanna aggiungendo che – Non so se il Covid ha peggiorato o meno la situazione ma ripeto che quanto è accaduto non si può accettare. Ringrazio e mi congratulo con la Polizia di Stato per l’ottimo lavoro svolto nell’assicurare alla giustizia i responsabili. So che anche la Polizia Locale ha dato una mano e ne sono orgoglioso. Se fossero scappati sparendo, i responsabili avrebbero macchiato ancor di più l’onore della nostra Colleferro”.

D'Amato fa visita a Lorenzo: “Basta violenze"

Questa mattina l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato insieme al sindaco Sanna, ha fatto visita a Lorenzo. "Il ragazzo è costantemente seguito dall'equipe medica di neurochirurgia e chirurgia maxillofacciale dell'azienda ospedaliera San Giovanni - ha detto D'Amato – È fuori pericolo di vita e la prognosi rimane riservata. Siamo vicini alla famiglia, alla mamma di Lorenzo che è in stretto contatto con il figlio e alle comunità di Colleferro e Segni. Basta violenze! Un plauso va alle Forze dell'ordine, alla polizia Locale e alla Procura di Velletri per aver prontamente individuato i responsabili dell'aggressione".

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