Coppia gay aggredita a Roma, il ministro Orlando: "Approvare subito legge contro omofobia"

Lazio

Intanto la consigliera della Regione Lazio Marta Bonafoni ha fatto sapere che "il prossimo obiettivo comune è una legge, pronta, a cui teniamo moltissimo: la legge contro l'omolesbotransfobia"

Dopo la notizia dell'aggressione subita da una coppia gay nella stazione della metropolitana Valle Aurelia a Roma, si moltiplicano gli appelli per la rapida introduzione di una legge volta a contrastare e perseguire l'omotransfobia. A parlarne anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che alla domanda su cosa sia necessario fare per arginare il problema risponde: "Promuovere subito una legge contro l'omofobia". Nel corso di una intervista su Radio24, il titolare del dicastero di via Veneto afferma anche d'aver apprezzato le dichiarazioni di condanna di esponenti politici di diversi schieramenti. 

Fratoianni: "Non servono parole di circostanza ma legge"

Anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni esorta a prendere provvedimenti "dopo il clamore per l'ennesimo pestaggio di un ragazzo, colpevole solo di essere innamorato". "Meloni invece delle frasi di circostanza dovrebbe spiegare - prosegue il leader di SI - perché per anni in Parlamento hanno bloccato ogni possibile norma, tuttavia ora possono redimersi: basta approvare al più presto la legge ferma al Senato". Lo scorso 4 novembre è stata approvata alla Camera la legge Zan (COSA PREVEDE). Su Facebook ieri la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni si è detta "scioccata davanti questa assurda e brutale violenza". "Spero che il responsabile di questa vigliacca violenza la paghi - ha aggiunto -: queste immagini sono indegne per un paese civile. La mia piena solidarietà al ragazzo aggredito".

Anche Elio Vito, deputato e responsabile del dipartimento Difesa e Sicurezza di Forza Italia, si dice favorevole alla legge: "Alla Camera ho votato a favore della legge Zan in dissenso dal mio gruppo. Mi auguro che ora al Senato la legge possa essere approvata presto e magari stavolta anche con il voto favorevole di Forza Italia. Serve dare un segnale, subito", scrive su Twitter.

La sindaca Chiara Appendino: "Allibita, subito legge Zan contro omofobia"

Stesso appello da parte della sindaca di Torino Chiara Appendino: approvare "il prima possibile la legge Zan. Non sarà solo quello a fare la differenza. Ma sarà un passo importante". "Spero con tutta me stessa - scrive su Facebook - che la giustizia faccia pagare a caro prezzo la responsabilità di questi gesti. Anche se, purtroppo, il danno inferto da questa violenza ai due ragazzi, difficilmente potrà essere sanato". La sindaca, che si dice "allibita e piena di rabbia", sottolinea che "episodi di omofobia, lesbofobia, transfobia, senza contare quello di razzismo e sessismo, capitano molto più spesso di quel che immaginiamo. E non devono essere necessariamente pugni. Possono essere insulti, diffamazioni, violenze psicologiche o verbali, online o nella vita reale". Per questo, aggiunge, "alla Politica chiedo che si approvi il prima possibile la legge Zan contro l'omo-lesbo-bi-transfobia, misoginia e abilismo. Non sarà solo quello a fare la differenza. Ma sarà un passo importante. È necessario continuare a lavorare su un cambiamento culturale, certo - conclude -, soprattutto con le nuovo generazioni. Ma, nel frattempo, che la violenza e l'intolleranza vengano perseguite e punite". 

Nel Lazio si lavora a una legge contro l'omotransfobia

Intanto la consigliera della Regione Lazio Marta Bonafoni ha fatto sapere che "il prossimo obiettivo comune è una legge, pronta, a cui teniamo moltissimo: la legge contro l'omolesbotransfobia". L'annuncio è arrivato durante la presentazione in Regione della proposta di legge sulla parità retributiva tra sessi. Bonafoni ha aggiunto: "Spero che la legge Zan faccia il suo corso" anche a livello nazionale. 

L'aggressione

L'episodio è avvenuto il 26 febbraio, intorno alle 21, secondo quanto denunciato dalle associazioni Gaynews e Gaynet Roma. L'attivista Jean Pierre Moreno è stato picchiato con calci e pugni da un uomo nella stazione della metro Valle Aurelia mentre era insieme al compagno. "Mentre mi baciavo col mio compagno - ha raccontato a Gaynews Moreno -, abbiamo sentito improvvisamente un uomo urlare dalla banchina di fronte: 'Che cosa fate? Non vi vergognate?'. Dopo avergli risposto: 'Ma a te che ti frega?' e aver ripreso a baciarmi col mio compagno, il tizio ha attraversato i binari e ci ha raggiunti, colpendo prima all'occhio il mio compagno". 

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