Mattarella conferisce medaglia d'oro alla memoria di Willy Monteiro e don Malgesini

Lazio

"Luminoso esempio, - scrive il presidente della Repubblica a proposito del 21enne - anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all'estremo sacrificio"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha oggi firmato, su proposta del ministro dell'Interno, il decreto di conferimento della medaglia d'oro al Valor Civile alla memoria di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro in provincia di Roma (ARRESTI - L'AUTOPSIA - LA BANDA - LA TESTIMONIANZA). Lo si apprende da una nota del Quirinale. 

"Con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione - si legge nelle motivazioni -, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un'accesa discussione". "Mentre si prodigava in questa sua meritoria azione di alto valore civico - scrive il presidente della Repubblica -, veniva colpito da alcuni soggetti sopraggiunti che cominciavano ad infierire ripetutamente nei suoi confronti con inaudita violenza e continuavano a percuoterlo anche quando cadeva a terra privo di sensi, fino a fargli perdere tragicamente la vita". "Luminoso esempio, - conclude - anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all'estremo sacrificio"

L'onorificenza alla memoria di don Malgesini

Mattarella inoltre ha conferito la medaglia d'oro al merito civile alla memoria di Don Roberto Malgesini, il sacerdote che si occupava dei poveri e dei senza tetto ucciso a Como lo scorso 15 settembre. 

"Con generosa e instancabile abnegazione - si legge nella motivazione - si è sempre prodigato, quale autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi e delle loro fragilità, offrendo amorevole accoglienza e incessante sostegno". "Mentre era intento a portare gli aiuti quotidiani ai bisognosi - prosegue la motivazione -, veniva brutalmente e proditoriamente colpito con numerosi fendenti, fino a perdere tragicamente la vita, da un uomo al quale aveva sempre dato piena assistenza e pieno sostentamento. Luminoso esempio di uno straordinario messaggio di fratellanza e di un eccezionale impegno cristiano al servizio della Chiesa e della società civile, spinti fino all'estremo sacrificio". 

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