Influenza, Zingaretti: “Vaccino anche in farmacia”. Il no dei medici

Lazio

“Abbiamo comprato 2,5 milioni di vaccini, per i bambini tra i sei mesi e i sei anni e gli over 60 sarà gratuito, mentre per gli altri il costo sarà di circa 15 euro. Io consiglio a tutti di farlo”, ha detto il presidente della Regione presentando il programma di vaccinazione contro l'influenza. “Chiediamo di essere ascoltati prima di rendere operativa un'ordinanza che riteniamo illegittima", ha invece affermato il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici

“Non c'è nessun ritardo sulla campagna antinfluenzale, si parte il 15 ottobre e l'importante è essere ben vaccinati quando il picco sale tra dicembre e gennaio”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, parlando proprio del programma di vaccinazione contro l'influenza adottato dalla Regione anche per far fronte all'emergenza coronavirus. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE NEL LAZIO - OBBLIGO DI MASCHERINA - MEDICI: "NO AI VACCINI NELLE FARMACIE")

Zingaretti: “Il vaccino distribuito anche nelle farmacie”

“Abbiamo comprato 2 milioni e mezzo di vaccini e un milione sono già stati distribuiti, per i bambini tra i sei mesi e i sei anni e gli over 60 sarà gratuito e per la prima volta abbiamo iniziato la distribuzione nelle farmacie di 100mila dosi di vaccino per coloro che non sono nella fascia a rischio. Io consiglio a tutti di farlo. Il costo sarà circa di 15 euro – ha spiegato il presidente della Regione ricordando che – Il vaccino è una precauzione straordinaria perché toglie dagli ospedali ricoveri inappropriati ed è importante per avere una diagnosi precoce di Covid-19. Io ho avuto il coronavirus, ma avevo fatto il vaccino antinfluenzale e me ne sono accorto subito quando ho cominciato ad avere la febbre – ricorda Zingaretti – Inizia una grande campagna, abbiamo comprato il doppio dei vaccini che si fanno di solito in Lazio, da 1.100.000 a 2.400.000 e anche questo è uno di quegli strumenti che servono per vivere in sicurezza”.

L'Ordine dei medici: “No alle vaccinazioni in farmacia”

"Chiediamo, come Ente pubblico sussidiario dello Stato che rappresenta la professione medica a tutela della salute dei cittadini, di essere ascoltati, prima di rendere operativa un'ordinanza che riteniamo illegittima", è stata invece la risposta, in netto disaccordo, del presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, alla proposta di Zingaretti. A suscitare la contrarietà dei medici, la parte del provvedimento che prevede la somministrazione e inoculazione dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie, sentite le loro "organizzazioni maggiormente rappresentative" Anelli chiede lo stralcio dei punti contestati e un approfondimento che tenga in considerazione le osservazioni dei medici.

Mascherina obbligatoria nei luoghi aperti

“Il rapporto tra tamponi fatti e persone positive nel Lazio è ancora sotto la media nazionale, ma i volumi sono ancora molto grandi e questo vuol dire che in giro ci sono tanti positivi asintomatici e quindi per tornare a vivere è bene essere prudenti. Il senso di responsabilità è molto importante, le mascherine tutto il giorno sono una forma di precauzione per salvare sé stessi e magari, non sapendo che si è positivi, anche per salvare gli altri”, ha aggiunto poi Zingaretti parlando dell'obbligo di portare la mascherina anche all'aperto che scatterà a partire da domani in tutto il Lazio.

Presentato un nuovo tampone destinato ai più piccoli

“Questo tampone è pensato per i bambini e le bambine – ha detto Zingaretti presentando il nuovo strumento che sarà utilizzato nelle scuole a partire dal prossimo martedì 6 ottobre – Grazie alla collaborazione della Spallanzani e del San Camillo. Questo tipo di tampone si mette in bocca e si fa masticare al bambino per qualche minuto e si reinserisce nella capsula, in poco tempo si sa se il piccolo è positivo o negativo. Anche questo è uno strumento di prevenzione che ci permetterà di entrare nelle scuole senza essere invasivi, senza provocare fastidio ai bimbi, ma mettendo sempre di più le scuole in sicurezza. Per le scuole superiori continua la campagna con il tampone tradizionale”, ha concluso il presidente della Regione Lazio.

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