Ordine Medici Roma: "No vaccinazioni in farmacia, manca abilitazione"

Lazio

"Non condivido nella maniera più assoluta la possibilità di fare i vaccini nella farmacie - spiega il presidente Antonio Magi - perché i farmacisti non sono abilitati"

"Vaccinazioni in farmacia? Assurdo, non sono abilitati, a questo punto facciamoli pure nei supermercati". Lo sostiene Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, nel corso del programma Genetica Oggi su Radio Cusano Campus. "Riguardo la vaccinazione antinfluenzale posso dire che i vaccini stanno arrivando, verranno distribuiti ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, voglio tranquillizzare i cittadini che le dosi ci saranno per tutti e non c'è bisogno di correre per averlo. Ci tengo però a dire che non condivido nella maniera più assoluta la possibilità di fare i vaccini nella farmacie perché i farmacisti non sono abilitati a fare questo e la legge ci costringe ad intervenire".

"Farmacisti non sono abilitati a fare vaccini"

Secondo Magi la logica di ampliamento dell'offerta non sussiste "perché si può tranquillamente ampliare l'offerta dentro gli ambulatori medici in modo totalmente sicuro" mentre in farmacia "per me assolutamente no". Quindi secondo il presidente l'ordinanza di Zingaretti e della Regione Lazio che permette questo "non va bene perché i farmacisti non sono abilitati a fare vaccini, solo i medici lo sono e i sanitari con un medico vaccinatore presente. I farmacisti non hanno la formazione per reagire nel caso ci fossero situazioni di allergie o con soggetti fragili che necessitano un'attenzione particolare che solo il medico può avere. Spero intervenga il Ministero della Salute e il CTS per non dare un parere favorevole altrimenti metterebbe in modo un meccanismo strano. A questo punto potremmo anche farli nei supermercati, anzi forse è più di prossimità un supermercato che una farmacia".

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"Giusto l'obbligo della mascherina"

Sull'obbligo di mascherina invece il presidente sostiene che "in questo momento c'era giustamente bisogno di questa delibera: siamo stati meno attenti ultimamente e stiamo pagando le disattenzioni con un aumento dei contagi e dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive. Ovviamente dunque c'è stata l'introduzione di questo obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto per ridurre i contagi visto che fa anche più freddo e il virus può circolare più facilmente. Bisogna imparare a responsabilizzarsi tutti quanti - conclude Magi -, non è possibile comunque ogni volta attuare azioni coercitive, speriamo aiutino a ridurre i casi".

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