Roma, manifestazione centrodestra: lungo tricolore a piazza del Popolo

Lazio

Srotolato un tricolore di 500 metri durante il flash mob. In piazza i leader del centrodestra Matteo Salvini ("Siamo qui a chiedere burocrazia zero") e Giorgia Meloni: "Vogliamo dare a voce a un'Italia che non vuole arrendersi e che non ci sta a vedere un futuro di declino per colpa dell'emergenza Coronavirus e, dal nostro punto di vista, anche per colpa delle scelte sbagliate del governo"

A piazza del Popolo manifestazione simbolica (FOTO) con cui il centrodestra ha scelto di festeggiare il due giugno (FOTO). Come annunciato, è stato srotolato un lungo tricolore che poi è stato portato in via del Corso. Molti i parlamentari presenti, tutti con la mascherina a causa dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - L'EMERGENZA A ROMA). Qualcuno ha urlato "dimissioni, dimissioni", "libertà libertà" e slogan contro il premier Conte.

In piazza Salvini e Meloni

Ressa di cameraman, fotografi e cronisti all'imbocco di via del Corso, davanti al tricolore lungo 500 metri esposto durante la manifestazione. L'ultimo ad arrivare è stato Matteo Salvini: "Domani cadono i muri fra città, province e regioni. Gli italiani si riscoprono più uniti che mai. Ora siamo qui a chiedere burocrazia zero". Prima di lui, in piazza Giorgia Meloni ("Vogliamo dare a voce a un'Italia che non vuole arrendersi e che non ci sta a vedere un futuro di declino per colpa dell'emergenza Coronavirus e, dal nostro punto di vista, anche per colpa delle scelte sbagliate del governo") e Antonio Tajani: "Vogliamo dare voce a tutti gli italiani che soffrono e anche a quelli che lavorano e non riescono ad aprire le proprie aziende".

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Il corteo

Il flash mob del centrodestra si è trasformato in un "mini corteo", con slogan anti-governativi e canti. A fianco dei leader centinaia di fan che stanno seguendo la manifestazione con i cellulari per fare foto e dirette Facebook.

Alle 14 il sit-in dei gilet arancioni

Alle 14, in Piazza del Popolo si sono ritrovati anche i gilet arancioni. Al grido di “libertà" e con le bandiere dell'Italia che sventolano, i manifestanti hanno scandito anche slogan contro il Presidente della Repubblica. "Siamo qui per la libertà di pensiero perché vogliamo decidere come poter vivere - dice uno dei presenti - siamo perfettamente consapevoli che c'è stata un'emergenza sanitaria, Non discutiamo su questo, ma non ci devono essere obblighi perché altrimenti tutto si trasforma in una dittatura".

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