Il testo, arrivato blindato dal Senato, è approdato ieri in Aula a Montecitorio, dove il governo ha posto la fiducia. Stasera la chiama avrà inizio alle 20.20, poi dalle 22 proseguirà la seduta notturna con l'esame degli ordini del giorno. La votazione finale avverrà entro le 13 di martedì 30 dicembre
Rush finale, e non senza polemiche, per la Manovra. Il testo, arrivato blindato dal Senato, è approdato ieri in Aula a Montecitorio, dove il governo ha posto la fiducia, dopo una discussione lampo in commissione senza alcuna possibilità di modifica visto che la terza lettura è preclusa, pena l'esercizio provvisorio. Stasera la chiama avrà inizio alle 20.20. Poi, dalle 22, proseguirà la seduta notturna con l'esame degli ordini del giorno. La votazione finale avverrà entro le 13 di domani, martedì 30 dicembre.
Opposizioni all'attacco
Le opposizioni intanto attaccano: accusano l'esecutivo di aver ridotto il Parlamento a "passacarte", con un dibattito ancora una volta "mortificato". Il Pd, tra l'altro, con Claudio Mancini, ha ricordato un video nel quale Giorgia Meloni, all'opposizione nel 2019, rimarcava il fatto che "non c'è democrazia parlamentare quando il Parlamento non può discutere la Legge di Bilancio". Per Fratelli d'Italia, invece, il testo "coniuga crescita, stabilità ed equità". E contiene, per dirla con l'azzurro Roberto Pella, "misure concrete per le Regioni e i Comuni e l'equità territoriale". "È una Manovra senza respiro, con la quale il governo ci porta in un vicolo cieco", accusa invece la capogruppo Dem alla Camera, Chiara Braga. Anche M5s va all'attacco di una "Manovra degli orrori che continua a tagliare sul sociale", accusa Davide Aiello. Misure "classiste che tolgono ai ceti più bassi per dare ai ricchi", dice Marco Grimaldi di Avs. Mentre Azione, con Elena Bonetti, rimarca quanto inserito in corsa per la crescita su sollecitazione, rivendica, proprio del partito di Calenda. "È sbagliato - evidenzia tra l'altro l'ex ministra - usare la Manovra per fare la propaganda del campo largo".