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Tassa affitti brevi, Tajani: "Noi contrari". Salvini: "Una svista, va cancellata"

Politica
©IPA/Fotogramma

Il vicepremier conferma la volontà di Forza Italia di non tassare gli affitti brevi con la manovra 2026. "Mi pare che a volte ci sia qualche grand commis al ministero delle Finanze che ha voglia di punire, reintegrare le tasse, ma decide la politica, non i grand commis", ribadisce. Rincara la dose il leader della Lega: "Tassa sciocca con un gettito minimo che lede l'iniziativa privata e la proprietà privata"

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Dopo Antonio Tajani, anche Matteo Salvini conferma le divergenze nella maggioranza di governo sulla manovra, in particolare sul punto degli affitti brevi. "Abbiamo detto che siamo contrari a qualsiasi tassa e adesso in Parlamento faremo di tutto per tornare allo stato attuale, ovvero nessuna tassa per chi affitta senza intermediario o con le piattaforme", ha detto il vicepremier ai cronisti a Bruxelles. "Presenteremo emendamenti a partire dal Senato per eliminare questa tassa, così come lo faremo sui dividendi", ha continuato. Un concetto ribadito in termini diversi dal leader della Lega: "Una tassa sciocca con un gettito minimo che lede l'iniziativa privata e la proprietà privata che inavvertita è entrata in manovra perché non ne abbiamo parlato", dice Salvini intervistato da Mario Sechi a un evento organizzato dal quotidiano Libero, a Roma. E aggiunge: "Quindi il destino è di venire cancellata tramite il voto parlamentare che è sovrano" ribadendo che "è stata una distrazione aumentare le tasse, perché mi sembra un'iniziativa poco utile".

Tajani: "Su manovra decide la politica"

Tajani aveva anche aggiunto un altro tassello: "Mi pare che a volte ci sia qualche grand commis al ministero delle Finanze che ha voglia di punire, reintegrare le tasse, ma decide la politica, non i grand commis", ribadisce il vicepremier.

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Tajani: "Avanti su riduzione del diritto di veto in Ue" 

Altro tema toccato dal vicepremier riguarda l'Unione europea. Sulla questione del diritto di voto e dell'unanimità nei Consigli Ue "non ne abbiamo mai parlato in maggioranza, ne parleremo. Meloni ha detto la sua opinione, io penso invece che si debba fare qualche passo in avanti", ha sottolineato Tajani sulle parole della premier Giorgia Meloni, che ieri alla Camera si è detta contraria alla riduzione del diritto di veto nelle procedure di voto tra i 27. "Noi siamo una forza europeista, crediamo nel progetto di De Gasperi e Berlusconi", ha sottolineato il ministro degli Esteri.

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